A Milano esiste un “Sotto Mondo” che va fermato

I balli all'interno di una suite in piena pandemia

16/11/2020 di Gabriele Parpiglia

Pochi giorni fa mi hanno spedito il video di tre ragazze in piscina, sui tetti di Milano, pronte in topless a far selfie vista Duomo, dopo una serata in discoteca e direttamente dalla “piscina” di Terrazza Sentimento. La casa era quella di Alberto Genovese. La ragazza in primo piano che parlava con slang giovanile e poi ha postato il video sexy. Noi di Giornalettismo l’abbiamo cercata per primi. Ma qualcosa nelle sue parole non ci aveva ASSOLUTAMENTE convinto.

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Sotto mondo a Milano, cos’è questa storia che non convince

«Non voglio parlare di questa storia perché non lo conosco». E ancora. «Sono andata con amici a casa di un individuo che non conosco fidandomi delle circostanze e dei miei amici, è un modo ironico di dire (quello nel video, ndr) che può essere frainteso perché utilizzo un linguaggio sboccato e provocatorio». Infine il controsenso detto e diretto che racconta chi era la ragazza. «Se non metti né nome né immagini col mio viso a me va bene, il nome di tale persona non l’ho fatto lascia solo intendere, ma comunque è diverso relazionare il mio post come “vanto” sul conoscere questo Alberto o dire di frequentare quegli ambienti rispetto a ciò che voglio far passare… tanto che oggi ho un’intervista proprio per parlare di come evitare certi ambienti e non trovarsi in certe situazioni con questo tipo di persone. Di facciata li conosco ma non ho mai frequentato né sono scesa a compromessi con nessuno, quindi non vorrei si scrivessero falsità su questo».

Cristina, dunque, ci dice: di essere sboccata, di non mettere il suo nome e il suo cognome ma lei stessa, afferma che, di lì a poco, avrebbe rilasciato un’intervista (poi pubblicata per Fanpage, ndr). Nell’intervista la ragazza prende le distanze dal “Sotto Mondo” di una Milano quasi nascosta, fatta di festini, sale private, alcool e chissà che cos’altro.

Oggi, questo video realizzato nella suite di un noto hotel di Milano che non citeremo, poche settimane fa, in piena pandemia e in pieno divieto di party, feste o assembramenti. E sul tavolo che balla indovinate chi è la protagonista? Proprio Cristina. Lei che ha dichiarato di rifiutare inviti a feste o party: eccoli mentre… lasciamo giudicare a voi. Le immagini le abbiamo blurrate. Meglio così. Di certo c’è che il caso-caos Genovese sta facendo emergere un mondo sommerso, un qualcosa che, nonostante il Covid e il dolore, non credevamo potesse esistere. E invece c’è! Che cosa nasconde questo mondo? Chi sono i manipolatori? Esiste solo il caso Genovese? Chi leggerà questo articolo, se dovesse sentire quella voglia di denunciare, lo faccia. Lo faccia. Lo faccia.

Molti genitori ci hanno scritto che, dopo questi articoli, hanno iniziato a controllare le chat, la vita dei loro figli e delle loro figlie in modo diverso. Il risvolto, credeteci, è agghiacciante. Quasi come queste immagini.

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