Il potentissimo messaggio della sorella di Jacob Blake: «Non sono triste e non voglio pietà, sono solo arrabbiata»

Le dichiarazioni dopo quanto accaduto in Wisconsin

26/08/2020 di Gianmichele Laino

Le immagini della sparatoria che ha coinvolto Jacob Blake sono sotto gli occhi di tutti. Diversi colpi di pistola in fila, esplosi dalla polizia del Wisconsin contro l’uomo che, all’interno della propria auto, aveva le figlie e che, al momento, si trova ricoverato in gravi condizioni. Probabilmente, perderà l’uso delle gambe. La sorella Jacob Blake, Letetra Widman, ha voluto lanciare un potentissimo messaggio per manifestare le proprie impressioni relativamente a quanto accaduto Kenosha.

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Sorella Jacob Blake e il discorso sulla sparatoria che ha coinvolto l’uomo in Wisconsin

«Quando pronunciate il nome di Jacob Blake – ha detto – state parlando di un padre, di uno zio, di un fratello, di un figlio, di un cugino. Ma soprattutto state parlando di un essere umano. Molte persone si sono rivolte a me sostenendo di essere dispiaciute per quello che è successo alla mia famiglia. Bene, non siate dispiaciute, perché questo è quello che è successo alla mia famiglia da tanto tempo».

Sorella Jacob Blake e le rivendicazioni della gente nera

La sorella di Jacob Blake ha poi fatto un elenco di persone afroamericane colpite e uccise dalla polizia, a partire dal caso di Emmett Till, avvenuto negli anni ’50. «Non sono triste e non sono dispiaciuta. Sono arrabbiata – ha proseguito la sorella di Jacob Blake -. E sono stanca. Un tempo piangevo. Ma ho smesso di piangere anni fa. Ho visto la polizia uccidere la gente nera per anni».

Parole di una potenza incredibile che spostano la vicenda dal piano personale e familiare a quello più generale sulle modalità che la polizia Usa sta impiegando con gli afroamericani. Le proteste del Black Lives Matter stanno andando avanti e hanno raggiunto anche questo angolo di Stati Uniti che in pochi conoscono. In Wisconsin, la situazione sta rapidamente precipitando e le autorità locali hanno chiesto il supporto della National Guard per fronteggiare il dissenso. Ma le parole di Letetra Widman, oggi, valgono più di dieci giorni di proteste.

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