Per Solinas il modello di «certificazione di negatività» discrimina meno rispetto alla mobilità in base all’indice di contagio

La polemica non finisce qui. Il botta e risposta tra i governatori delle regioni in cui non si registrano nuovi contagi, quelli delle regioni più colpite e il ministro Boccia continua. L’ultima parola è del governatore sardo, Solinas, che fa sapere come il modello proposto dalla Sardegna sarebbe molto meno discriminatorio – in particolare per i lombardi – della mobilità su base dell’indice di contagio che propone il governo. Solinas ha risposto anche alle dichiarazioni di Boccia, che ha parlato di incostituzionalità del passaporto sanitario.

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Solinas e «l’inutile litania neocentralista» di Boccia

Alle dichiarazioni di Boccia Solinas ha risposto definendole una «inutile litania neocentralista che vuole riaffermare una supremazia prepotente dello Stato rispetto alle Regioni nell’architettura della Repubblica come definita da novellato titolo V». Il governatore della sardegna ha inoltre detto che, quando manco ormai poco al 3 giugno, «dal ministro ci saremo aspettati una proposta di soluzione chiara sulle riaperture tra Regioni».

Sulle polemiche con Sala

A Sky Tg24 Solinas ha parlato della querelle aperta ieri con il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che ha definito «assolutamente inutile». «Non ho mai detto che si sarebbero chiuse le porte ai lombardi o a qualsiasi altro turista», sostiene Solinas, ma «abbiamo detto che chiediamo a tutti, da dovunque vengano, una piccola cautela in più di certificare uno stato di negatività al virus». E parla dei lombardi, che sono i cittadini che maggiormente potrebbero risentire delle differenziazioni dal 3 giugno: «Non ho mai detto che si sarebbero chiuse le porte ai lombardi o a qualsiasi altro turista. La nostra proposta non discrimina i lombardi». Secondo Solinas gli abitanti della Lombardia sarebbero discriminati dallo Stato quando dice di «concedere la mobilità tra Regioni a seconda dell’indice di rischio: in questo modo verrebbe interdetta ad un’intera Regione la possibilità di movimento. Al contrario, utilizzando il nostro modello di certificazione di negatività, un lombardo che non è positivo può spostarsi a prescindere dalla qualificazione del rischio della sua Regione. Quindi non c’e’ nessuna discriminazione».

(Immagine copertina: frame di un video dal profilo Facebook della Regione Sardegna)

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