«Se vedete i miei figli slinguazzarsi in pubblico, avvertitemi». E a Soliera fanno il flash mob per il diritto a limonare

14/06/2019 di Redazione

Soliera, 15mila abitanti in provincia di Modena. Qualche giorno fa, una mamma ha postato un messaggio polemico sul gruppo Sei di Soliera se…: «Se qualcuno dovesse vedere uno dei miei figli slinguazzarsi senza ritegno e simulare su una panchina pubblica un amplesso sessuale – scriveva la donna –  per favore vi autorizzo a fermarli e dirmelo. In questo modo potrò ripetergli per l’ ennesima volta che il pudore è fondamentale per rispettare sé stessi e gli altri. E che certe cose si fanno nel privato». Il post ha conquistato l’attenzione di molte persone, non soltanto degli abitanti di Soliera, provocando diverse proteste.

Soliera, il flash mob per la libertà di baciarsi in pubblico

Per questo motivo, per il pomeriggio di venerdì 14 giugno (ore 19.00), è stato organizzato un flash mob nel parcheggio del centro cittadino per invitare i ragazzi a esprimere liberamente i propri affetti: le coppie sono invitate a scambiarsi un bacio lungo tre minuti. «Siamo contro queste forme di bigottismo – ha detto Christian Di Chiara a Giornalettismo -, per questo abbiamo organizzato un flash mob nel parcheggio del bar Paraky in via Carpi».

Nessuna motivazione politica, nessuna associazione dietro all’iniziativa. Semplicemente la voglia di esprimere il proprio dissenso rispetto a una forma di censura dei comportamenti degli adolescenti: «Ci lamentiamo quando i ragazzi stanno di fronte a uno schermo di un telefono o di un computer – ha spiegato Di Chiara -, non possiamo scandalizzarci delle cose che noi stessi facevamo quando avevamo la loro età».

Le motivazioni del flash mob a Soliera

Christian Di Chiara ha 46 anni e un figlio di 15: «Quando mio figlio ha sentito di questa storia – ha raccontato l’organizzatore del flash mob – si è fatto una grossa risata. E mi ha chiesto: ‘Posso venire anche io con la mia morosa?‘. Credo sia lo spirito giusto». Stando al racconto dell’organizzatore del flash mob, non è la prima volta che in paese ci sono stati episodi di insofferenza nei confronti della libertà dei ragazzini: «Una volta è perché gli adolescenti si fermano a chiacchierare fino alle 11 di sera e danno fastidio ai residenti, un’altra volta è per i ragazzini che giocano a pallone. Ora, la storia del bacio. Non so quanti ragazzi verranno oggi, ma secondo me sarà un bel messaggio da dare alla comunità».

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