Facebook ha oscurato la pagina dei Socialisti Gaudenti

Da un po’ di tempo la pagina Socialisti Gaudenti aveva cominciato a condividere con il proprio pubblico gli avvertimenti che Facebook continuava a lanciare. Dopo il rastrellamento delle pagine di Casapound e Forza Nuova, ora anche la nota pagina satirica è stata oscurata. La loro colpa? aver citato, o commentato, frasi che contenevano parole come Casapound.

Facebook ha oscurato la pagina dei Socialisti Gaudenti

È l’altro lato della medaglia degli algoritmi. Se l’oscuramento di alcune pagine come Forza Nuova e Casapound per incitamento all’odio è stata applaudita da molti, dall’altro lato l’algoritmo ha coinvolto anche pagine che con l’incitamento all’odio non avevano nulla a che fare, anzi. Tra queste c’è quella satirica de i Socialisti gaudenti. «Facebook potrebbe chiuderci perché secondo loro stiamo supportando delle organizzazioni pericolose e questo viola gli standard della comunità» comunicano tramite il profilo Instagram, ancora attivo. Nelle ultime settimane avevano gia pubblicato dei report di Facebook che segnalavano delle violazioni: peccato che se l’algoritmo aveva effettivamente individuato parole chiave come “casapound” non aveva però colto l’ironia del post, come quello pubblicato il 25 aprile dove si augurava una buona festa della liberazione «anche a Casa Pound Italia e Forza Nuova». Non solo: era stato segnalato anche un post in cui venivano commentate le parole di Tajani su Mussolini. tanto che lo staff della pagina aveva pubblicato, tra gli ultimi contenuti, un post in cui spiegava cosa stava accadendo: «In meno di 24 ore Facebook ha cancellato due nostri vecchi post su di un famigerato movimento politico occupante abusivo di un edificio pubblico nel centro di Roma in via Napoleone III di cui non vogliamo fare il nome – scrivevano con una lunga parafrasi – con la motivazione che tali post non fossero conformi agli standard della comunità, nonostante fossero palesemente ironici e sfottò nei confronti di quel movimento e la sua ideologia». «Qualora dovessimo sparire per un po’ sapete il perché – continuava la pagina nel post che è stato salvato e pubblicato da Tpi – Caro Zuckerberg, nell’algoritmo c’è qualcosa che non va». La speranza è che ora che la pagina è stata oscurata vengano fatti degli accertamenti umani, in grado di cogliere che l’unico incitamento fatto dalla pagina Socialisti Gaudenti è quello al pensiero critico, non di certo all’odio.

(credits immagine di copertina: Instagram socgaudenti)

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