Le regole dei social network sull’iscrizione e l’utilizzo da parte dei minori

Negli Stati membri dell'Unione europea l'età minima per iscriversi a un social network è 16 anni ma ogni Paese può adottare regole diverse: in ogni caso, l'età minima non può mai essere inferiore a 13 anni. Ma cosa fanno i social per tutelare la sicurezza dei minori online?

23/01/2023 di Giordana Battisti

In Italia l’età minima per iscriversi a un social network è 14 anni: lo stabilisce l’articolo 2-quinquies del Decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101 che adegua il Codice in materia di protezione dei dati personali (Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196) alle disposizioni del Regolamento 2016/679 dell’Unione europea, noto anche come GDPR. Chi ha meno di 14 anni può iscriversi comunque ai social network ma per farlo deve avere il consenso dei genitori. Il regolamento europeo indica l’età minima di 16 anni per iscriversi ai social ma ogni Paese membro può stabilire un’età minima diversa a condizione che non sia inferiore ai 13 anni. L’articolo 8 del GDPR stabilisce che il titolare del trattamento dei dati personali, cioè il social network, si adoperi «in ogni modo ragionevole» per verificare, nel caso in cui la persona che voglia iscriversi a un social network abbia bisogno del consenso dei genitori, «che il consenso sia prestato o autorizzato dal titolare della responsabilità genitoriale sul minore, in considerazione delle tecnologie disponibili».

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Social e minori: Cosa fanno i social network per verificare l’età degli utenti?

Meta, società proprietaria di Instagram e Facebook, nel 2022 ha iniziato una collaborazione con Yoti, una società specializzata in metodi di verifica dell’identità, per verificare l’età degli utenti. Nello specifico, agli utenti che vogliono cambiare le proprie informazioni personali impostando un’età superiore ai 18 anni, Meta chiede di dimostrare la veridicità della loro dichiarazione attraverso il caricamento di un documento di identità oppure attraverso il caricamento di un video selfie. Al momento dell’iscrizione Instagram chiede di inserire la propria data di nascita: questo perché per poter creare un account bisogna avere appunto almeno 13 anni. I vari Paesi hanno però delle regole diverse sull’utilizzo dei social network e per questo quando gli utenti dichiarano un’età inferiore ai 16 anni (o in alcuni Paesi inferiore ai 18 anni), l’account viene automaticamente impostato come privato.

TikTok ha una classificazione di 12+ nell’App Store di Apple ed è classificato come “Consigliata l’assistenza dei genitori” nel Play Store di Google. Attraverso i controlli parentali è possibile impedire che si possa scaricare l’applicazione del social network su un dispositivo. Anche per iscriversi a TikTok bisogna fornire la propria data di nascita e la società che gestisce il social network applica varie accortezze per tutelare i minori che utilizzano la piattaforma. Per esempio, se ritiene che «qualcuno di età inferiore a 13 anni stia utilizzando TikTok», blocca il suo account. La persona il cui account è stato bloccato può presentare un ricorso: di conseguenza, TikTok offre alcune opzioni per chiedere conferma data di nascita. In alcuni Paesi c’è anche la possibilità di caricare una foto del minore che ha un account su TikTok e che presenta il ricorso insieme a un genitore, un tutore o un altro adulto di fiducia. Queste e altre informazioni sono contenute nella Guida per genitori e tutori fornita da TikTok che aiuta a comprendere le politiche sulla sicurezza dei minori del social network cinese e offre alcuni consigli su come gestire l’utilizzo del social network da parte di un minore vigilando sulla sua sicurezza.

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