I siti web dei talebani sono spariti da internet

Non è chiaro se sia un problema tecnico o altro

21/08/2021 di Redazione

I cinque siti web ufficiali dei talebani, attraverso cui la loro propaganda viene diffusa in diverse lingue, sono improvvisamente ‘spariti’ dalla Rete. Lo riporta il Washington Post, spiegando come non sia ancora chiaro se si tratti di un problema tecnico o di altro, senza citare per il momento la possibilità di un attacco hacker.

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Diversi esperti stanno indagando su cosa abbia costretto i cinque siti ad andare offline. Il Washington Post spiega come tutte le pagine web coinvolte si avvalgano della protezione online della CloudFlare, una società californiana con base a San Francisco che si occupa di difendere i siti da possibili attacchi di pirati informatici. Cloudflare non ha risposto a richieste di commenti sulla vicenda. I siti attraverso cui i talebani diffondono la loro propaganda sono in lingua Pashtun, in lingua Dari, in arabo, in Urdu e in inglese. Site Intelligence Group, il sito che monitora l’attività di terroristi ed estremisti online e sui social, ha segnalato anche come numerosi gruppi WhatsApp usati dai talebani siano stati chiusi nelle ultime ore. La portavoce del servizio di chat del gruppo Facebook non ha voluto rilasciare commenti in merito, ribadendo che l’obbligo di aderire alle leggi Usa sulle sanzioni prevede il divieto di accettare profili che risultano ufficialmente dei talebani.

“Stiamo chiedendo maggiori informazioni alle autorità statunitensi competenti, dato l’evolversi della situazione in Afghanistan”, riporta il Washington Post. L’utilizzo dei social network da parte dei talebani è tale da rendere difficile accusarli di violare le regole, si legge ancora sul WP; per questa ragione, Twitter non ha oscurato alcuni profili talebani ufficiali, inclusi quelli utilizzati dai portavoce del gruppo, a condizione che obbediscano a regole contro contenuti discutibili, come l’incitamento alla violenza attraverso i tweet.

[CREDIT PHOTO: ITALY PHOTO PRESS]

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