Come distinguere un sito di scommesse legale da uno illegale

Il caso legato al mondo dei calciatori italiani ha acceso, nuovamente, una luce sulle piattaforme che operano in rete. Anche se al di fuori delle regole comunitarie e nostrane

17/10/2023 di Enzo Boldi

Quel che sta succedendo attorno al calcio italiano, con almeno tre famosi calciatori che sarebbero coinvolti (in attesa del processo) in un giro di scommesse illegali o gioco d’azzardo utilizzando siti non registrati nel nostro Paese (e, dunque, non conformi agli standard dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli), ha riacceso le luci su un enorme problema diffuso in tutto il mondo: l’utilizzo di siti di scommesse illegali. La rete, nel suo essere etereo, è intrisa di questi portali che – con un’azione quasi quotidiana – vengono oscurati delle autorità e dall’ADM. Ma questo sembra non bastare.

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Eppure, al netto di professioni in cui ci sono dei vincoli sulla possibilità di poter “giocare” online, esistono moltissime piattaforme legali su cui spendere i propri soldi nella speranza di poter vincere (o con il brivido di perdere). E sono tutte indicate in un elenco aggiornato sul portale dell’ADM. Nonostante questo, molte persone scelgono di cercare piattaforme più “remunerative”, che non sono registrate e autorizzate in Italia. Questo vale per i siti scommesse illegali, ma anche per altri casinò online che seguono le stesse identiche dinamiche.

Siti scommesse illegali, come distinguerli da quelli legali

Perché si scegli di “affidarsi” a questi portali? I motivi sono molteplici e variegati, ma sono principalmente legati ad alcuni fattori:

  • Quote più elevate: non essendo registrati legalmente e fiscalmente in Italia, non si pagano le tasse sulle vincite e il bookmaker di turno può garantire una quota più elevata.
  • Anonimato: molte di queste piattaforme non legali non verifica i documenti di chi si registra per fare la propria giocata.

Due aspetti che rappresentano la cartina di tornasole che alimenta questo sistema al di fuori dei confini della legalità nostrana. Ma se navigando in internet (o sui social) mi ritrovo all’interno di un siti di scommesse sportive (e non solo) o Casinò, come posso capire se si tratta di una piattaforma illegale? Per rispondere a questa domanda, occorre porre attenzione a quattro dettagli fondamentali: dominio, loghi, tipologie di scommesse, quote, limiti di vincita. Spieghiamo nello specifico:

  • Per essere legale in Italia, la piattaforma deve essere .it (quelle con .com, .me, .net e altre non sono certificate).
  • All’interno del sito deve contenere (nel footer o nel header) il logo dell’ADM con rimando al sito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
  • La presenza di scommesse su “eventi strani” (un esempio estremo: lotta tra galli) è sintomo di illegalità.
  • I siti di scommesse legali “offrono” quote in formato decimale (per esempio, la vittoria di una squadra è quotata 1.80), mentre quelli illegali quotano al millesimo (1.865, per esempio).
  • I siti illegali non hanno un limite massimo di vincita (in Italia sono di 10mila euro per le scommesse singole e multiple, mentre sono 50mila per i sistemi).

Fino al novembre 2022, tra le caratteristiche per riconoscere siti scommesse illegali da quelli legali c’era anche il limite di puntata. ADM, però, ha abbassato la soglia portandola da 2 a 1 euro.

Cosa si rischia giocando sulle piattaforme illegali

Questa panoramica dovrebbe essere necessaria per non rimanere inermi di fronte a quel che offre la rete in termini di scommesse e casinò online. Perché, come dice un vecchio saggio sempre molto valido, la legge non ammette ignoranza. Chi viene pizzicato a scommettere o giocare d’azzardo su piattaforme illegali, infatti, rischia sanzioni ai sensi della legge 401/89, violando – nello specifico – l’articolo 4 della stessa normativa (quello che tratta l’esercizio abusivo di attività di giuoco o di scommessa). Si parla di multe che vanno dai 51 ai 516 euro, con il rischio anche di essere arrestati per una pena massima di 3 mesi.

Ma i rischi non sono solamente quelli legati a multe, sanzioni e arresti. I siti scommesse illegali, per esempio, non dovendo rispondere a nessuna normativa potrebbero chiudere improvvisamente i battenti, non garantendo il versamento delle eventuali vincite (e non restituendo il maltolto). Inoltre, queste piattaforme non pagano le tasse e – di conseguenza – anche gli utilizzatori fanno lo stesso. Per non tralasciare un aspetto importante: i portali legali (quelli certificati ADM) consentono all’utente di fissare un tetto massimo di spesa, con l’obiettivo di limitare le perdite e alimentare fenomeni patologici come la ludopatia.

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