L’allarme di Save The Children: in Siria ci sono un milione di bambini senza aiuti

13/03/2018 di Redazione

Nelle cosiddette ‘de-escalation zone’ della Siria, tra cui le aree di Idlib e del Ghuta orientale, ogni giorno si registrano almeno 37 civili uccisi, ogni due giorni viene attaccata un’ambulanza e ogni tre un operatore sanitario viene colpito. Più di 2 milioni di persone, la metà bambini, continuano a non ricevere aiuti umanitari. È quanto denuncia in un rapporto l’organizzazione internazionale Save the Children, nel settimo anniversario del conflitto.

In Siria 6 milioni di sfollati

Le vittime civili di armi esplosive nel territorio siriano sono aumentate del 45% dopo l’annuncio delle zone di de-escalation, in cui, come sottolinea l’organizzazione non governativa, non avrebbero dovuto esserci bombardamenti e dove gli aiuti umanitari avrebbero potuto accedere liberamente. In tutta la Siria, denuncia Save the Children , ci sono 6 milioni di sfollati interni. Nell’ultimo trimestre del 2017 oltre un milione di persone sono fuggite dalle loro case, con un aumento del 60% dall’annuncio delle creazione delle zone di de-escalation.

Un bambino su quattro è malnutrito

Nel Ghuta orientale, fa sapere l’ong nel suo rapporto, i tassi di malnutrizione infantile ora sono i più alti mai registrati durante il conflitto in Siria, quasi sei volte più alti di un anno fa. Almeno un bambino su quattro è malnutrito e più di un terzo dei bambini ha una crescita rachitica. C’è infine un’emergenza educativa: circa il 43% delle scuole in Siria non funziona più. Nel Ghuta orientale, in particolare, più di 60 scuole sono state colpite dai bombardamenti nei primi due mesi del 2018, almeno 18 sono state completamente rase al suolo e più di 57mila alunni hanno dovuto interrompere o abbandonare la scuola.

(Foto: una vecchia immagine da archivio Ansa di bambini in Siria. Credit: ANSA / US SAVE THE CHILDREN )

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