La confusione su Sinner che usa una VPN per guardare una serie tv

Durante la conferenza stampa dopo il ritorno in Italia (post vittoria agli Australian Open), il giovane altoatesino ha "svelato un segreto" che ha portato all'intervento - in diretta - del Presidente della Federtennis Binaghi

02/02/2024 di Enzo Boldi

Un siparietto divertente, con un colpo di rovescio per cercare di salvare il salvabile. Nel corso della conferenza stampa nella sede della FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) che si è tenuta a Roma dopo il suo ritorno da trionfatore degli Australian Open, Jannik Sinner ha risposto a una domanda sul suo “tempo libero”, parlando di una serie tv che stava seguendo in Australia e che ora, in Italia, è possibile vedere solo utilizzando la VPN. Parole che hanno immediatamente allarmato il Presidente della Federtennis Angelo Binaghi che, interrompendo il fresco vincitore del primo Slam dell’anno, ha sottolineato come tutto ciò fosse illegale. In realtà, non è propriamente così.

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Molte testate hanno parlato di una gaffe, prendendo per buono l’intervento (live) del Presidente della Federtennis. In realtà, quel che ha detto Jannik Sinner in merito all’utilizzo di una VPN per guardare una serie tv che aveva iniziato a vedere in Australia, tra una partita e l’altra degli Open vinti la scorsa settimana, non è «illegale» in Italia.

«Per quel che riguarda le serie tv, in Australia stavo guardando “Animal Kingdom“, solo che qua in Italia non si vede. O, comunque, devi mettere la VPN in Australia». Una dichiarazione che ha provocato una fragorosa risata tra i presenti, con lo stesso tennista che ha sorriso. Prima dell’intervento, alcuni istanti dopo, di Angelo Binaghi: «È illegale». Parole che hanno provocate l’immediata reazione dello stesso Sinner: «No, infatti io non ce l’ho. Ve lo dico».

Sinner VPN, la gaffe – non gaffe del tennista

Al netto del siparietto, queste parole offrono lo spunto – che sarà oggetto del monografico di oggi in cui Giornalettismo cercherà di chiarire cosa è legale fare con le VPN in Italia (e all’estero), con un focus anche sulla pirateria e sull’introduzione della piattaforma Piracy Shield – per chiarire alcune visioni ambigue che, troppo spesso, vengono narrate quando si parla delle Virtual Private Network e del loro utilizzo. Perché no, in Italia non è vietato utilizzare le reti VPN. Nel nostro Paese, infatti, è considerato illecito un utilizzo per scopi criminali (pirateria e altri reati connessi anche alla sicurezza informatica). Non per vedere trasmissioni, film e serie tv su piattaforme.

Ovviamente, è lecito utilizzare una VPN per vedere questi film e serie tv sulle piattaforme a pagamento che prevedono un abbonamento. Chi, invece, le utilizza per vedere contenuti in modo “piratesco” è punibile. Questo è un aspetto cruciale che, come testimoniano le narrazioni social sulla vicenda Sinner VPN e i titoli di alcuni importante testate online (che hanno parlato di “gaffe”), deve essere necessariamente chiarito.

Ma c’è una vera gaffe

In tutto questo, una vera gaffe è stata commessa dal fresco campione degli Australian Open. Quando sostiene che la serie tv che stava guardando in Australia – “Animal Kingdom” – non è disponibile in Italia, commette un errore. Infatti, è presente in due cataloghi su due piattaforme OTT: su Amazon Prime Video sono presenti tutte e sei le stagioni, mentre su Infinity Plus ci sono le puntate della quinta e della sesta stagione. Ovviamente, per vederle in Italia occorre sottoscrivere un abbonamento. Si tratta di un’inezia rispetto al macro-tema generato dalla questione della liceità delle VPN nel nostro Paese.

(foto IPP/imagosport/schreyer)

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