Il senso del comune di Sassuolo per il coronavirus: «Non abbiamo rispettato la distanza, ma abbiamo deposto i fiori alla Vergine Maria»

12/03/2020 di Redazione

Ieri sono stati chiusi, dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, tutti gli esercizi commerciali ad eccezione di alimentari, farmacie, tabaccherie ed edicole. Ma nei giorni scorsi erano stati vietati gli spostamenti non giustificati, imponendo anche il divieto di aggregazione in luoghi pubblici, compreso l’annullamento di tutte le cerimonie religiose. Per questo stupisce che il sindaco Sassuolo Gianfrancesco Menani – eletto con il centrodestra – si sia prestato a un’iniziativa almeno discutibile in questo periodo di enorme attenzione pubblica per limitare il contagio da coronavirus.

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Sindaco Sassuolo non rispetta la distanza di un metro per deporre i fiori alla Madonna

Il sindaco di Sassuolo, insieme ad altri rappresentanti delle istituzioni e a un sacerdote, ha deposto un mazzo di fiori ai piedi della statua della Vergine Maria, per pregare e chiedere la fine di questa situazione difficile creata dalla diffusione del Covid-19. La fotografia che li immortala – e che risale a poco prima delle 21 dell’11 marzo 2020, quando è stata pubblicata sui social network – è accompagnata da una didascalia su Facebook (il post è stato pubblicato sulla pagina del Comune di Sassuolo) che rappresenta essa stessa una gaffe.

«L’Amministrazione Comunale, nella persona del Sindaco, e le Parrocchie di Sassuolo – si legge su Facebook – hanno tenuto, da pochi minuti, un momento di affidamento e preghiera alla Vergine Maria per affidare alla sua protezione la città di Sassuolo, tutti i concittadini, gli ammalati, i volontari, i medici e gli infermieri che quotidianamente affrontano in prima linea questo momento difficile. Naturalmente, per deporre un mazzo di fiori in grembo alla statua della Vergine Maria, non è stata rispettata la distanza di un metro tra tutti, ma si è trattato di un solo istante e naturalmente per il bene di tutti noi».

Le chiese erano rimaste aperte per i momenti di riflessione personale e non certo per cerimonie pubbliche con assembramenti di più persone. Anche se l’amministrazione ha ammesso di non aver rispettato la distanza di un metro «solo per un istante e naturalmente per il bene di tutti noi», il gesto – che ha avuto un’ampia risonanza sui social network – sembra davvero incomprensibile e irrazionale, vista l’attuale situazione.

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