Il sindaco di Lampedusa sullo stallo della Open Arms: «Bisogna aprire i porti»

Mentre da 18 giorni la nave Open Arms della Ong spagnola Procativa è bloccata di fronte all’isola di Lampedusa con a bordo 107 migranti, a levarsi è l’appello del sindaco dell’isola che invoca l’applicazione della legge del mare.

Il sindaco di Lampedusa: «Bisogna aprire i porti»

La Open Arms ha ricevuto l’offerta di un porto sicuro ad Algeciras, una cittadina a sud della penisola iberica. Una località però troppo lontana, tanto che poi viene suggerito il porto di Minorca. Un invito lanciato da Pedro Sanchez che ha evidenziato come «La Spagna agisce sempre nelle emergenze umanitarie», invitando a trovare una «soluzione europea, ordinata e di supporto» e condannando le parole di Matteo Salvini sulla nave umanitaria e sulla sua attività. Nel frattempo, a levarsi è anche la voce di Totò Martello, sindaco dell’isola di Lampedusa dinanzi alla quale la Open Arms aspetta da 18 giorni. Il primo cittadini si è appellato alla “legge del mare” che «parla chiaro: bisogna aprire i porti e i controlli si fanno dopo».  che «è una legge internazionale, che vale per tutti, anche per i migranti». Le sue dichiarazioni raccolte da Il Giornale di Sicilia in una intervista rilasciata ad Andrea D’Orazio,  evidenziano che «la nostra isola, che ha 270 pescatori e un centinaio di imbarcazioni  sa bene di cosa sto parlando» anche perché, continua martello, «moltissime volte ci siamo trovati a chiedere riparo in Tunisia, in Libia o a Malta, e nessuno ci ha mai negato l’attracco e l’ospitalità».

(credits immagine di copertina : ANSA/GIUSEPPE LAMI)

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