Il sindaco leghista di Codogno contro i negazionisti e chi non usa la mascherina: «Venite a visitare il nostro cimitero»

29/07/2020 di Enzo Boldi

Codogno è stata la prima zona rossa d’Italia. Il piccolo Comune del lodigiano è stato il primo a segnalare un contagio italiano e una delle prime cittadine a contare le vittime da Coronavirus. Insomma, nonostante la situazione sia nettamente migliorata, la ferita è ancora aperta. Per questo motivo Francesco Passerini, sindaco di Codogno (eletto nel 2016 con la Lega e sostenuto dal Centrodestra) si è sfogato nei confronti dei negazionisti del virus e anche contro chi non vuole utilizzare la mascherina, facendo passare messaggi rischiosi.

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«Ricordo che siamo stati uno dei comuni ad essere dichiarato zona rossa – ha detto il sindaco di Codogno a Il Messaggero -. Abbiamo visto sul campo e sulla nostra pelle la pericolosità del virus, e la protezione sanitaria è utile e necessaria». Poi lo sfogo: «Mi arrabbio quando sento persone cha ancora sminuiscono i pericoli del virus o dicono semplicisticamente tutto è finito, tutto è passato e quasi sono infastidito dall’argomento. È assurdo che ci sia chi fa questi discorsi. Inviterei tutti loro a farsi un giro nel nostro cimitero qui a Codogno, così potranno rendersi conto di persona che cosa vuol dire avere il Coronavirus e doverlo combattere. Facciano una capatina da noi, così cambieranno idea».

Il sindaco di Codogno contro i negazionisti

E le punzecchiature arrivano anche nei confronti di chi si ostina a non indossare i dispositivi di protezione individuale e rilascia messaggi rischiosi al resto della popolazione: «Io sono il primo a sperare che col tempo non ci sia più bisogno delle mascherine, intanto teniamole. Io confido, come ho fatto fin dall’inizio di questa tragedia che non dobbiamo minimizzare e non dobbiamo far diventare una psicosi, visto che ne stiamo ampiamente uscendo grazie agli sforzi di tutti, nel profondo senso di responsabilità dei cittadini». La risposta era a una domanda sulle parole di Salvini nel convegno al Senato.

(foto di copertina: da L’Aria che Tira, La7)

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