Il senatore Pillon contro La Tv delle ragazze per «gli uomini pezzi di m****»

16/11/2018 di Redazione

Il senatore leghista Simone Pillon, colui che ha presentato il tanto discusso disegno di legge sulla “bigenitorialità perfetta” attacca il programma di Rai3 “La tv delle ragazze“.

Tutta colpa di uno sketch comico della attrice Angela Finocchiaro davanti a una platea di bambine. Ecco il post del senatore sui social:

FINOCCHIARO SU RAI 3 RISPONDE A UNA BAMBINA: “GLI UOMINI SONO PEZZI DI M… SOPRATTUTTO IL TUO PAPÀ”

Parlando a un gruppo di bambine durante la trasmissione “La TV delle ragazze”, andata in onda su RAI 3, Angela Finocchiaro ha detto testualmente che gli uomini sono tutti pezzi di m.. e quando una bambina le ha chiesto stupita “anche il mio papà?”, la vergognosa risposta è “soprattutto il tuo papà”.
Dire a un bambino che il suo papà (o la mamma) è un “pezzo di m..” è vera e propria violenza psicologica sui minori

Non è tollerabile che simili discorsi di odio, coperti dalla foglia di fico della presunta comicità, passino sulla TV pubblica, col denaro pubblico sulla pelle dei bambini.
Immaginate cosa sarebbe successo a parti invertite…. sarebbe crollato il mondo….
Con il gruppo Lega in commissione bicamerale infanzia e adolescenza abbiamo concordato di chiedere spiegazioni alla RAI e agli autori nonchè alla diretta interessata circa questa VERGOGNOSA vicenda.

Personalmente, come uomo e come papà, mi aspetto scuse pubbliche e immediate da parte della signora Finocchiaro.

Il senatore non coglie l’ironia in un programma non certo destinato a un pubblico giovane, bensì adulto. Così il membro fondatore del Comitato Family Day pretende le scuse dalla attrice Finocchiaro. «Abbiamo concordato di chiedere spiegazioni alla RAI e agli autori nonchè alla diretta interessata circa questa vergognosa vicenda», ha precisato Pillon.

Contemporaneamente ieri è uscito sui media un dato interessante. Nel rapporto Istat sugli omicidi in Italia l’80,5% delle donne uccise è vittima di una persona che conosce: nel 43,9% dei casi è un partner (35,8% attuale, 8,1% precedente), nel 28,5% un parente (inclusi figli e genitori) e nell’8,1% un’altra persona conosciuta. Un report che sembra non aver attirato l’attenzione del senatore leghista. Per ora.

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