Signorelli dice che a Natale non bisogna cantare jingle bells
Carlo Signorelli detta le regole per il pranzo di Natale
11/12/2020 di Redazione
No ai baci, no agli abbracci, no a jingle bells, sì al distanziamento sociale e alle mascherine anche dentro casa. Sono le raccomandazioni per Natale che da giorni ormai siamo abituati a sentire un po’ ovunque. Ma c’è di più: per il fatidico pranzo natalizio, è altamente rischioso cantare jingle bells. A dirlo è Carlo Signorelli, professore di Igiene e salute pubblica all’università Vita Salute San Raffaele di Milano, in un’intervista rilasciata a La Repubblica.
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«I canti di Natale vanno rimandati all’anno prossimo. Cantare è un’attività pericolosa», ha detto Signorelli. «Cantando c’è maggiore emissione di goccioline, che arrivano più lontano. Si può mettere un disco, se non si vuole rinunciare alla musica». Vale anche per ridere e urlare, ma «se si pranza insieme non si può evitare proprio tutto. Le gradazioni di rischio vanno dal semplice respirare al parlare a voce bassa, poi a voce alta, infine tossire e starnutire. Bisogna restare lontani un metro e mezzo. Un metro basta se si sta fermi e zitti. Ma in un’occasione conviviale è meglio seguire la regola degli otto piedi degli americani».
Una volta arrivati, subito a lavarsi le mani. Ma «attenti agli asciugamani. Se ci si limita a lavarsi le mani non c’è problema. Bisognerebbe però evitare di portare al viso un asciugamano usato in precedenza da altri». Attenzione poi al telefono, un altro oggetto pericoloso, perché «parlando si potrebbe contaminare la cornetta con le goccioline. Prima di passarlo da una persona all’altra, bisognerebbe pulirlo con un fazzoletto. Oppure si può usare il vivavoce, che risolve molti problemi».
Signorelli consiglia poi, per quanto possibile, di tenere la finestra un po’ aperta durante il pranzo, in modo da far areare la casa. Poi, un’altra raccomandazione: «Piatti, bicchieri e posate non vanno condivisi. Anche con i bambini serve attenzione. Stare attenti agli ascensori, un altro luogo poco igienico. Bisognerebbe prenderlo da soli».