E dopo Sibilia i 5 stelle sul blog cascano nel servizio di Striscia La Notizia

Oggi il MoVimento 5 stelle sul blog delle Stelle casca in un servizio di Striscia La Notizia, riportando la notizia del programma Mediaset come se fosse vera.

La falsa vicenda dei CAF presi d’assalto in Puglia per il Reddito di Cittadinanza è già passata alla storia come una delle più grosse fake news create ad arte per colpire il MoVimento 5 Stelle. Una faccenda che riporta a celebri commedie del passato (ricordate la “grande inchiesta” su Beatrice Di Maio?). Solo che stavolta, oltre alla dignità dei lettori (sempre meno) dei quotidiani nazionali, è stata calpestata anche quella di milioni di cittadini che hanno votato MoVimento 5 Stelle credendo in un progetto di Paese diverso.

Il video diffuso da Striscia la Notizia racconta come questa vicenda sia nata anche nel retrobottega di chi orbita attorno a Vittorio Sgarbi. Questa è la fake news dell’anno. Una bufala vera e propria che offende milioni di cittadini e centinaia di migliaia di poveri. E allora è giusto che i responsabili siano noti. Che tutti sappiano i loro nomi, conoscano le loro facce.

COME NASCE IL VIDEO DI STRISCIA LA NOTIZIA

Cosa è successo? Ieri Striscia ha fatto un servizio, anche piuttosto divertente sulle code ai Caf di diverse città del Sud per richiedere informazioni o moduli sul reddito di cittadinanza.

Un servizio definito ironico, secondo lo stesso presunto inventore della notizia sul reddito di cittadinanza, l’addetto stampa di Vittorio Sgarbi, che ha però rimarcato come i sostenitori dei Cinque Stelle ci abbiano creduto, insultando il deputato di Forza Italia. Questo servizio di Striscia è tipico dell’ironia del programma Mediaset. Peccato che i 5 stelle non abbiano capito e  rilanciano la stessa notizia, spacciandola come ha fatto Carlo Sibilia: per una notizia vera.

Ora vi spieghiamo come Striscia sostiene questa tesi:

1 Il programma di Antonio Ricci trasmette un fuorionda di Vittorio Sgarbi intento a parlare con una persona non meglio identificata che gli dice al telefono queste parole: «Domattina volevo fare un post di questi ironici…così gli inondiamo il sito internet di..no, no, dico una cosa ironica volevo scrivere così: da oggi sono in distribuzione 1000 euro presso i circoli del Movimento 5 Stelle».

2 Sgarbi, dopo aver ascoltato la telefonata, ritiene che sia una buona idea e lo invita a creare quella che Striscia la Notizia definisce – scherzando – l’origine della bufala.

3 Striscia la Notizia fa un video simpatico su questa presunta rivelazione. L’autore della telefonata a Vittorio Sgarbi è infatti il suo addetto stampa, Nino Ippolito, che sul Messaggero di oggi spiega come è nato il colloquio con il deputato di Forza Italia. Quel colloquio, che voleva poi esser diffuso a vari giornali come scherzetto ironico sulla vicenda, non sarebbe poi stato più diffuso. Il fuori onda però finisce nelle mani di Striscia, che lo pubblica.

4 SGARBI NON HA INVENTATO NULLA. Le richieste ai vari Caf – non le file le richieste – ci sono state. Sono verificabili anche qui. Non solo: quel fuorionda è successo dopo che è stata diffusa la notizia dei Caf.

Lo scherzo evidentemente non era concordato con Vittorio Sgarbi. Non ha preso benissimo il servizio di Striscia:

sgarbi caf striscia la notizia

Striscia la Notizia ha risposto a Sgarbi sostenendo come la registrazione della ospitata, fatta nel programma Dalla Vostra Parte, sia antecedente alla notizia del CAF.

Ieri sera Striscia la notizia ha trasmesso un esclusivo fuorionda (video sotto) in cui il responsabile dell’ufficio stampa di Vittorio Sgarbi sembrava proporgli la fake news delle file al Caf per il reddito di cittadinanza, successivamente ripresa da numerosi organi di stampa e reti televisive. Nel fuorionda andato in onda a Striscia sembra proprio che sia stato Sgarbi a dare il via libera alla diffusione della notizia. Il critico d’arte, però, ieri ha replicato seccato sulla sua pagina Facebook, sostenendo che la telefonata tra lui e il suo ufficio stampa è avvenuta il giorno dopo la pubblicazione della notizia sui giornali. Peccato che il fuorionda di Sgarbi sia stato preso durante la registrazione del programma Dalla Vostra Parte di lunedì 5 marzo e che, invece, il primo organo di stampa a parlare delle code al Caf sia stato la Gazzetta del Mezzogiorno di mercoledì 7 marzo. L’Ansa ha ripreso la fake news addirittura il giorno seguente, giovedì 8 marzo. Come faceva Sgarbi a sapere già lunedì sera quello che i giornali avrebbero scritto due-tre giorni dopo? Avrà mica il dono della preveggenza?

L’ufficio stampa di Striscia la notizia

I 5 stelle costruiscono un post degno dei migliori complottisti. Attribuendo meriti, tra l’altro, che Vittorio Sgarbi magari avrebbe anche desiderato. Ma che nella verità dei fatti non ha. Anche perché diversi Caf hanno registrato le richieste. Possibile sia opera di una sola persona che ha pilotato tutta questa gente?

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