Gli studiosi spiegano perché la corsa non rappresenta un grande rischio per la diffusione del Covid
09/04/2020 di Ilaria Roncone
Si tratta di una delle più controverse questioni di questa emergenza. Correre si può o no? Secondo lo studio realizzato dall’italiano Fabio Malizia e dal belga Bert Bolcken dell’Università Ku Leuven non c’è nessuna reale necessità di vietare la corsa. Corsa che, ovviamente, va fatta seguendo le restrizioni – come qualsiasi altra attività consentita al di fuori al di fuori della propria casa – imposte dal governo. Che impedisce, lo ricordiamo, di fare attività fisica di qualsivoglia natura in compagnia. Correre in due, ad ogni modo, non risulta essere più pericoloso che camminare in due a seconda delle posizioni assunte, come conclude lo studio.
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Quali sono i rischi muovendosi o sostando vicino a un’altra persona
L’unica soluzione è usare il buon senso
La conclusione di questo studio, quindi, dovrebbe farci capire che non c’è nessuna attività che vada demonizzata. Qualunque azione può essere veicolo di contagio se fatta senza utilizzare il buon senso che la situazione attuale ci impone. I principi da ricordare sono sempre gli stessi: la distanza di sicurezza e la limitazione di contatto interpersonale sono la sola arma che abbiamo per limitare il propagarsi del contagio fino a che non avremo cura e vaccino al Covid. «Non c’è bisogno, insomma, di vietare la corsa», è la conclusione del ricercatore belga.
(Immagine copertina da Pixabay)