Shabnam Dawran, la denuncia della giornalista afghana: «Mi hanno detto di tornarmene a casa»
Era anchor di RTA, la televisione di stato afghana. Si era presentata, come ogni mattina, al lavoro
20/08/2021 di Gianmichele Laino
Avevano assicurato libertà di stampa e anche l’accesso al lavoro da parte delle donne (sebbene – è opportuno ricordarlo sempre – nell’ambito della sharìa). Qualcuno aveva pensato che, in virtù di questa svolta mediatica, i talebani fossero addirittura diventati un interlocutore con cui confrontarsi in maniera serrata. Ma è nei fatti – come diverse associazioni di giornalisti e giornaliste afghani hanno denunciato nelle ultime ore – che il comportamento dei nuovi signori di Kabul diverge completamente dalle loro intenzioni. O da quello che, semplicemente, hanno raccontato al mondo. Prendiamo, ad esempio, il video di Shabnam Dawran.
Shabnam Dawran ha denunciato di essere stata mandata a casa
شبنم دوران @shabnamdawran چي څومره زه پېژنم لومړی په ژوندون ټلویزون کي وه بیا یې د خپل استعداد په ذریعه طلوع نیوز او ور پسې ملي ټلوېزون ته لاره پیداکړه، شبنم تر ډېرو نورو پېژندل سوې څېره ده خو بیا هم د ستونزو او کړاونو سره مخ ده هغه چي څوک یې نه پېژني د هغوی به څه حال وي؟
کار حق؟ pic.twitter.com/ltDVh4JeUW— نورايل کليوال Noorayel Kaliwal (@NoorayelKaliwal) August 19, 2021
Shabnam Dawran è un volto conosciutissimo della televisione afghana. È stata a lungo anchor di RTA, la televisione di stato. Quando però in questi giorni si è recata in redazione, ha trovato una rigida opposizione intorno a sé: «Il regime è cambiato. Lei non ha il permesso di rimanere qui. Vada a casa». Lei, in risposta, ha diffuso sui social network il video che vi abbiamo proposto, proprio per sottolineare la precaria condizione della libertà di stampa in Afghanistan e, soprattutto, delle giornaliste e delle operatrici che con la stampa lavorano o collaborano.
Non è l’unico caso di denuncia. Anche un altro giornalista di RTA, Sahar Nasari, ha scritto sulla sua pagina Facebook che lui e la sua troupe sono stati aggrediti dai talebani mentre stavano documentando una storia per le strade di Kabul:
Resistono realtà come Tolo News e Afghanistan International, dove il ruolo della donna nell’informazione sarà preminente anche in questi giorni, come lo è stato in passato: «L’approccio del laissez-faire – ha detto il direttore di Tolo News Saad Mohseni alla Reuters – rispetto alla stampa e alle donne che lavorano non è una vera e propria linea politica. Non mi illuderei troppo: sono passate poche ore da quando i talebani hanno preso il controllo della città».