Maturità da incubo: seconda prova con Latino e Greco (e Matematica e Fisica) insieme

Vedrai Seneca e Aristotele insieme, le funzioni e le formule del programma di fisica unite in unico foglio. Vedrai la classica versione completamente stravolta: più corta, forse, ma con molte più domande sulla contestualizzazione dell’opera e sulla comprensione del testo. Vedrai i quesiti scientifici passare da dieci a otto, ma con la stessa percentuale di risposte da dare. Tu. studente che si appresta a fare l’esame di maturità nel 2019, vedrai tutto questo.

Si tratta delle nuove linee guida che il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti ha deciso di imprimere alla prova più temuta della storia della scuola italiana. L’esame di Stato cambia in maniera forse irreversibile, più di quanto non abbia fatto negli ultimi anni. Se queste novità, infatti, si aggiungono all’abolizione della terza prova e alle modifiche che verranno applicate anche al tema di italiano e alla prova orale, si capisce la portata in qualche modo rivoluzionaria della maturità 2019.

Seconda prova maturità, le date

Che – come è noto – ha già due punti di partenza: la prima prova di italiano verrà svolta in tutti gli istituti il 19 giugno 2019, mentre il giorno dopo – il 20 giugno 2019 – sarà la volta della seconda prova. Che rischia di essere un mix letale di latino e greco/matematica e fisica nei licei. Ovviamente, alcune indicazioni degli studiosi sono state recepite: la classica versione era considerata superata, perché molto spesso calata dall’alto, senza una sua contestualizzazione. Va in questa direzione l’aggiunta di un brano in prosa (in italiano) sul quale effettuare un’operazione di comprensione del testo e una serie di domande (che saranno con ogni probabilità tre) che permetteranno ai docenti di verificare le competenze dell’alunno sulla contestualizzazione dell’opera oggetto della seconda prova.

Seconda prova maturità, cosa cambia esattamente

Latino e greco – così come matematica e fisica – potranno dunque convivere. La decisione definitiva, in ogni caso, arriverà entro il mese di gennaio. Fino ad allora, gli studenti del quinto anno – come tutti quelli che si sono trovati per la prima volta nel bel mezzo di una rivoluzione nell’esame di maturità – non avranno scelta: il consiglio è quello di cercare di prepararsi all’eventualità della doppia disciplina nella seconda prova, chiedendo ai docenti di esercitarsi su prove che possano essere un fac-simile dell’esame di maturità 2019.

La nuova prova d’italiano e la Costituzione all’orale

Le altre grandi perplessità derivano dalla nuova formula della prova di italiano. Il tema di storia, con ogni probabilità, verrà eliminato. A parziale compensazione, ci saranno domande sulla costituzione italiana all’orale dell’esame di maturità. Anche se il forte ridimensionamento del ruolo della storia creerà non pochi imbarazzi nella trasmissione di queste nozioni e nel relativo apprendimento da parte dei ragazzi. Infine, è stato specificato che il tema d’italiano affronterà l’evoluzione della civiltà artistica e letteraria italiana dall’Unità ad oggi. Insomma, qui nulla di nuovo: negli ultimi anni, si è spostata sempre più in avanti l’asticella cronologica degli autori affrontati nell’analisi del testo. La corsa contro il tempo per il completamento del programma è appena iniziata.

FOTO: ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

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