Sea Watch, il Viminale apre allo sbarco di sette bambini e delle loro famiglie

17/05/2019 di Enzo Boldi

Sono complessivamente 18 i migranti a bordo della Sea Watch ai quali il Ministero dell’Interno ha concesso di sbarcare in un porto italiano. Lo ha reso noto il Viminale secondo cui l’autorizzazione è stata data «solo ai bambini accompagnati e ad un uomo in precarie condizioni di salute». A bordo delle motovedette della Guardia Costiera saliranno dunque sette bambini con i genitori – sette madri e tre padri – oltre al migrante con gravi problemi di salute. In questi minuti sono in corso le operazioni in collaborazione con la Guardia Costiera italiana.

In realtà, come specifica Sea Watch Italia nel tweet in cui annuncia la decisione del Viminale, a essere ferita è una donna. Fatto sta che 18 dei 65 migranti soccorsi nei giorni scorsi dalla nave della Ong a largo delle coste libiche saranno fatti salire sulla motovedetta della Guardia Costiere e portati sulla terra ferma, probabilmente a Lampedusa, il porto italiano più vicino al punto in cui stazionava la nave.

 

Sea Watch, sbarcano bambini e famiglie

«Non abbiamo ricevuto alcuna indicazione di un porto sicuro in Tunisia», ha spiegato la portavoce di Sea Watch in Italia Giorgia Linardi, sottolineando che l’equipaggio della nave sia stato «un giorno e mezzo senza ricevere alcun tipo di coordinamento». Il comandante «ha deciso di assumere la rotta meno vessatoria per le persone a bordo e quella intimatagli dalla motovedetta libica che ci ha approcciato ieri all’alba. Una rotta – ha aggiunto Giorgia Linardi – che coincide inoltre con quello che costituisce il porto sicuro più vicino al luogo in cui è avvenuto il soccorso».

(foto di copertina: da profilo Twitter Sea Watch Italia)

 

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