I magistrati pensano a possibili azioni sul caso della nave Sea Watch

10/03/2019 di Redazione

Perché la Sea Watch è passata da un possibile sbarco a Siracusa a uno sbarco a Catania? Cosa è successo e perché le autorità ministeriali sono state reticenti nel trasmettere informazioni che – stando alle ultime rivelazioni – sarebbero state addirittura sottoposte a una sorta di segreto di Stato da parte del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli? Se lo sta chiedendo Avvenire, che ha scoperto altri particolari molto interessanti sul caso della nave Sea Watch.

Sea Watch, tutte le cose che non tornano

Secondo il quotidiano, infatti, la procura di Siracusa sarebbe disposta ad andare fino in fondo per ravvisare eventuali irregolarità nella vicenda del mancato sbarco dei migranti a Siracusa, soprattutto dei 15 minorenni che erano stati salvati da un sicuro naufragio nel Mediterraneo dalla nave della ong tedesca.

Nel mirino della procura di Siracusa c’è l’atto con cui Danilo Toninelli avrebbe «secretato» i documenti sulla nave richiesti, con accesso agli atti, dall’Associazione Diritti e Frontiere. Ma non solo: ci sarebbe da indagare anche su quanto richiesto al Viminale da Siracusa, che ha chiesto spiegazioni sul perché lo sbarco non sia avvenuto nella città. Dal ministero del’Interno hanno fatto sapere che queste decisioni non sono soggette a pubblicazioni obbligatorie.

L’ipotesi di uno scontro tra procure sulla Sea Watch

Si ipotizza, tra le altre cose, una sorta di conflitto tra procure: stando alle ricostruzioni fatte sulla vicenda, si pensa che – spostando lo sbarco da Siracusa a Catania – si sia voluta sottrarre la competenza di eventuali irregolarità alla procura di Siracusa, affidandola invece a quella del procuratore Carmelo Zuccaro, che non ha mai dimostrato particolare simpatia per le ong. Oltre alla procura siracusana, anche la città è sulle barricate. E sui fatti, l’onorevole di Liberi e Uguali Nicola Fratoianni è disposto a chiedere maggiori spiegazioni in Parlamento.

Possibile che si venga a riproporre un nuovo caso Diciotti con altre istituzioni coinvolte in un’indagine?

FOTO: ANSA/ORIETTA SCARDINO

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