San Donato Milanese, sequestra e dà fuoco all’autobus: l’autista ammette la premeditazione | VIDEO

20/03/2019 di Redazione

Scuolabus a fuoco sulla strada che collega Pantigliate a San Donato Milanese, in provincia di Milano. L’autore del gesto sarebbe un cittadino senegalese, Ousseynou Sy: questa mattina poco prima di mezzogiorno ha dato fuoco a un bus che trasportava una scolaresca. L’autore del fatto è proprio l’autista, che aveva premeditato il gesto. La mattina stessa infatti aveva caricato su YouTube un video destinato ad amici, parenti e conoscenti a crema e in Senegal, in cui annunciava che di lui «si sarebbe parlato» e che aveva intenzione di «fare un’azione dimostrativa». Il folle gesto non ha fortunatamente fatto feriti gravi. Sul posto sono intervenuti un elicottero dell’ospedale, 11 ambulanze e 4 automediche.

Scuolabus San Donato Milanese, l’incidente questa mattina a mezzogiorno

Il mezzo stava percorrendo la strada provinciale 415 e a bordo era presente una nutrita scolaresca. Stando alle prime indiscrezioni, non si trattava di un vero e proprio scuolabus, ma di un autobus di linea che, a quell’ora, trasportava diversi studenti. Le prime immagini che arrivano dal luogo della tragedia mostrano i 51 ragazzini che erano a bordo terrorizzati, in fuga il più lontano possibile dal veicolo speronato dalle forze dell’ordine.

L’episodio è avvenuto nel comune di Pantigliate. L’indagine è affidata ai carabinieri di San Donato che lo hanno fermato poco dopo. Sta indagando la procura di Milano. Il pm Francesco Greco ha chiesto il supporto del pool antiterrorismo e contesta, oltre al sequestro di persona, alla strage, all’incendio e alla resistenza, anche l’aggravante di terrorismo. Ousseynou Sy sarebbe però un lupo solitario: il responsabile dell’antiterrorismo milanese Alberto Nobili ha infatti spiegato che l’accaduto non va inquadrato come “terrorismo islamico”, poiché Sy non era in alcun modo legato all’Isis e a nessun genere di organizzazione terroristica di matrice islamica.

Scuolabus San Donato Milanese: le immagini e le testimonianze

Stando a quanto riportano i primi soccorritori, l’assalitore sarebbe stato arrestato. Sarebbero stati 51 i minori a bordo dell’autobus. Alcuni testimoni avrebbero riferito che l’incendio è stato appiccato con la benzina, dopo che l’uomo aveva fatto scendere tutti i passeggeri dal mezzo. L’uomo – stando a quanto affermato da una docente – avrebbe detto: «Voglio farla finita, vanno fermate le morti nel Mediterraneo». 

Ventiquattro dei ragazzini presi in ostaggio da Ousseynou Sy, sono arrivati nella palestra dell’Istituto Comprensivo Margherita Hack di San Donato, dove sono supportati da uno psicologo e ristorati. Uno dei 51 ragazzini presenti sull’autobus si è reso protagonista di un gesto di eroismo: avrebbe notato un telefono cellulare sfuggito al sequestro di Ousseynou Sy e lo avrebbe utilizzato per chiamare le forze dell’ordine che, intervenendo in maniera tempestiva, hanno evitato la tragedia.

Scuolabus San Donato Milanese: l’interrogatorio di Ousseynou Sy

L’uom0 è stato prontamente arrestato dalle forze dell’ordine , per essere poi interrogato dai pm. Un’interrogatorio durato un’ora e mezza che il suo legale, Davide Lacchini, ha riassunto con le seguenti parole: «Ha risposto a tutte le domande e ha attribuito i fatti, che gli sono sfuggiti di mano, alla volontà di fare un gesto eclatante per richiamare l’attenzione su quello che sta succedendo a proposito delle politiche migratorie ma non voleva fare del male a nessuno».

Posizioni confermate anche durante la conferenza stampa tenuta in serata dal responsabile dell’antiterrorismo milanese Alberto Nobili che insieme al collega Luca Poniz coordina le indagini. Nobili ha spiegati che Ousseynou Sy era un «lupo solitario», che ha agito da solo e non era in alcun modo collegato al”Isis o ad altre organizzazioni terroristiche. Il suo gesto quindi non può certo rientrare nella matrice di «terrorismo islamico». Nobili ha anche chiarito la premeditazione del folle gesto: «Aveva da qualche giorno preordinato da solo senza consultare nessuno», ha detto Nobili, «voleva che tutto il mondo potesse parlare della sua vicenda» ha aggiunto, spiegando che l’uomo aveva caricato su YouTube un video destinato ad amici e parenti in cui annunciava che avrebbe fatto qualcosa di eclatante. «Sarebbe stata una storia – ha rimarcato Nobili – che avremmo potuto ricordare per anni ma per fortuna grazie al coraggio dei carabinieri tutti sono stati salvati e l’uomo bloccato». Sy è stato infatti arrestato e sottoposto a interrogatorio. Di fronte ai pm avrebbe ammesso la premeditazione e l’intenzione di voler «alzare un sipario e rendere molto evidente quello che sta succedendo» nel Mar Mediterraneo, poiché «a suo giudizio non c’è la corretta attenzione da parte dell’opinione pubblica». I bambini avevano raccontato di essere stati minacciati dall’uomo con una pistola, ma Sy ha negato di essere in possesso di alcuna arma da fuoco: ha invece ammesso di aver portato con sé un coltello da cucina, anche quello presente nelle testimonianze dei piccoli ostaggi.

Scuolabus San Donato Milanese, la reazione di Matteo Salvini

Immediata la reazione del ministro dell’Interno Matteo Salvini: «Un senegalese con cittadinanza italiana al volante di uno scuolabus, con precedenti per guida in stato di ebbrezza e violenza sessuale, ha dirottato il mezzo e infine gli ha dato fuoco. È successo in provincia di Milano. L’uomo è stato arrestato. In questo momento le Forze dell’Ordine stanno perquisendo la sua abitazione. Voglio vederci chiaro: perché una persona con simili precedenti guidava un pullman per il trasporto di ragazzini?»

[FOTO: ANSA/VIGILI DEL FUOCO

VIDEO: dall’accont Facebook di Andrea Vigorelli]

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