Scuola, per i pediatri studenti e bambini devono essere vaccinati prima del rientro a settembre

Il vicepresidente della Federazione italiana medici pediatri ha parlato chiaramente. La fase 3, quella che prevede il rientro di bambini e studenti nelle scuola a settembre, va organizzata con largo anticipo, a partire da ora. E deve prevedere i vaccini antinfluenzali a tutti i bambini e gli studenti, di qualunque età. Per fare questo occorre «partire dai servizi sanitari al territorio» allo scopo di «si possa realizzare una diagnosi differenziale immediata».

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Fimp sui vaccini: «Dobbiamo programmare la fase 3 prima che sia tardi»

«Al di là del triage telefonico e della valutazione dei sintomi quali tosse, febbre e dispnea, oggi sappiamo che altri possibili sintomi dell’infezione da Sars-CoV-2 sono la congestione nasale, la rinite, la congiuntivite e i disturbi gastrointestinali»: da questa consapevolezza partono le parole di D’Avino, che punta a una risposta efficace dei territori per evitare il pericolo che il coronavirus si diffonda tra bambini e ragazzi sopo il ritorno a scuola previsto a settembre. I pediatri pensano, quindi, che il solo modo per curare sia prevenire: occorre puntare alla vaccinazione influenzale da fare a tutti i bambini, di qualsiasi età.

Tampone obbligatorio per essere ammessi in classe

L’altro fronte sul quale si sta ragionando è quello dei tamponi: «La pediatria di famiglia deve avere la possibilità di prescrivere tamponi e soprattutto di avere una risposta in tempi rapidi». Il regolamento non deve ammettere eccezioni, secondo D’Avino: «Nessun pediatra potrà mai riammettere un bambino a scuola se non avrà un tampone negativo dopo un’assenza per malattia che potrebbe essere collegata ad un’infezione da Covid-19». In questo senso è stata fatta la richiesta di avviare un tavolo per programmare la ripresa delle scuole in tutte le regioni, con «scelte condivise» perché di tratta di un «percorso che va programmato ora  per non correre il rischio di trovarci a ottobre con dosi di vaccino antinfluenzale insufficienti».

 

(Immagine copertina da Unsplash)

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