L’esposto contro l’ospedale in Fiera a Milano: «840mila euro per ogni paziente»

19/05/2020 di Redazione

Solo 24 i malati Covid ricoverati nell’Ospedale Fiera Milano a fronte di 21 milioni di euro spesi, alcuni direttamente con una donazione di 10 milioni da parte di Silvio Berlusconi. Fondi privati che, tuttavia, non hanno impedito di far registrare uno dei più grandi sprechi dal punto di vista della gestione sanitaria di tutto il periodo della pandemia da coronavirus in Italia. L’Ospedale in Fiera a Milano, secondo i Cobas della Lombardia (Associazione diritti lavoratori, con l’avvocato Enzo Barbarisi, per mano del portavoce Riccardo Germani) che quest’oggi – 19 maggio – hanno presentato un esposto presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Milano, sarebbe costato la bellezza di 840mila euro a paziente.

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Ospedale Fiera Milano, l’esposto del Cobas sui costi eccessivi per paziente

Una cifra contraria a qualsiasi norma di buon senso, soprattutto dopo che nelle ultime ore è stata annunciata anche la chiusura della stessa struttura, per cessata emergenza. E soprattutto per la grande enfasi che era stata posta sulla sua realizzazione da parte della giunta della Regione Lombardia guidata da Attilio Fontana. I Cobas non mancano di sottolineare che proprio in quei giorni l’assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, annunciava la sua candidatura a sindaco di Milano o, quantomeno, non la negava.

L’esposto del Cobas parte dall’assunto che la realizzazione dell’Ospedale in Fiera a Milano presenti «fronti di criticità, con profili di possibile interesse della magistratura, anche penale, che meritano di essere approfonditi, nonostante la spesa riguardi donazioni di privati, per l’interesse pubblico che la struttura rivestiva in un momento così complesso».

«Da una semplice valutazione matematica – si legge nell’esposto – si può in via empirica affermare che per ogni paziente ricoverato nell’Astronave sia costato la modica cifra di 840mila per ogni singolo paziente, se come sembra, non è mai stato superato il numero di 25 pazienti».

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