L’Ospedale Fiera Milano avrà meno posti letto del previsto

18/03/2020 di Enzo Boldi

Ci saranno meno posti letto, ma sarà comunque di grande aiuto. L’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, ha annunciato una rimodulazione del progetto dell’Ospedale Fiera Milano, in corso di realizzazione nel più breve tempo possibile per aiutare a gestire l’emergenza medica e sanitaria del Coronavirus. Gli spazi, infatti, subiranno una lieve riduzione perché c’è la necessità non solo di posti letto, ma anche di installare ulteriori strumenti utili a creare un reparto radiologia e tac. Perché anche questi strumenti servono per la gestione dei contagiati da Covid-19 in gravi condizioni.

LEGGI ANCHE > La Regione Lombardia monitora gli spostamenti attraverso le celle telefoniche: «Si muove il 40% dei cittadini. Troppi»

In origine il progetto parlava di circa 600 posti letto. Adesso, però, è inevitabile la riduzione degli spazi dedicati alla terapia intensiva perché occorre istituire anche una zona dedicata alla radiologia e alle Tac. Soprattutto per quest’ultimo esame, i macchinari utilizzati sono molto voluminosi quindi, inevitabilmente, occorre una rimodulazione degli spazi interni ai padiglioni del nuovo Ospedale Fiera Milano.

L’Ospedale Fiera Milano e la riduzione dei posti letto

«Stiamo lavorando con la mobilitazione anche dei più gruppi industriali che hanno filiali in Cina e in India per recuperare i respiratori. Siamo confidenti di riuscire a recuperarne un numero ampio. Poi il progetto sta subendo una rimodulazione, perché dovrà avere una tac, una radiologia, come ha detto il presidente della Fiera – ha dichiarato Giulio Gallera questa mattina ad Agorà, su Rai 3 -. Quindi avrà meno posti letto ma sempre in numero significativo».

Gli altri posti in terapia intensiva

Mentre il progetto Ospedale Fiera Milano va avanti, la Regione Lombardia ha istituito nuovi posti letto: «In generale, questa mattina apriamo 16 posti al San Carlo di Milano e altri 16 ne apriranno nei prossimi giorni – ha spiegato Gallera -. Nella notte di ieri sono arrivati 12 respiratori per la terapia intensiva, oltre a 30 macchinari, 10 per la sub intensiva, e in base a un accordo con la Protezione Civile ogni sera ne arriveranno 25 fino ad arrivare a 200».

Share this article