I genitori della scuola di Castelletto con i bambini in ginocchio: «Non siamo in campagna elettorale»

Una lettera dei familiari dei bambini stigmatizza l'utilizzo della fotografia

15/09/2020 di Redazione

Nella scuola di Castelletto, il quartiere di Genova dove ieri sono iniziate le lezioni e dove gli alunni sono stati fotografati mentre disegnavano in ginocchio e appoggiandosi sulle sedie come piano di lavoro, ha fatto molto discutere l’utilizzo dell’immagine che è stata diffusa sui social network da diversi politici, compreso il presidente della regione Liguria Giovanni Toti e la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

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Scuola di Castelletto, la presa di posizione dei genitori

Già in serata, il preside dell’IC Castelletto ha spiegato che quello che era successo nella scuola elementare era stato strumentalizzato in maniera poco corretta, dal momento che i nuovi banchi sarebbero arrivati il giorno dopo e non sarebbe stato producente allestire le aule con quelli vecchi, per poi rimuoverli a distanza di 24 ore.

Oggi, invece, l’Huffington Post pubblica una lettera dei genitori dei bambini della classe interessata, una terza elementare, molto critica con l’atteggiamento generale della politica che, in piena campagna elettorale per le regionali, non ha esitato a utilizzare una fotografia di bambini per portare acqua alla propria causa. Una foto che, tra l’altro, non era stata contestualizzata.

Scuola di Castelletto: «Noi non siamo in campagna elettorale»

«Proviamo dispiacere – hanno scritto i genitori – per la strumentalizzazione e le considerazioni denigratorie nei confronti di una scuola, la nostra, di cui ci sentiamo profondamente orgogliosi». La scuola, ricordano i genitori, ha fatto di tutto per riaprire le aule, nonostante le difficoltà. E nei giorni scorsi, sui social network, erano state pubblicate anche immagini di iniziative dei genitori volte a testimoniare come le famiglie si fossero adoperate per dare una mano alle istituzioni scolastiche in vista della ripartenza.

«Noi genitori – hanno scritto infine, chiarendo come la fotografia scattata dalla maestra non avesse alcun intento polemico in origine – non siamo in campagna elettorale e auspichiamo che tutto questo interesse per la scuola prosegua anche dopo le elezioni, dato che non sembra essere il centro delle preoccupazioni del nostro Paese, purtroppo, da decenni».

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