Il preside della scuola di Genova con la foto dei bambini in ginocchio: «Uso strumentale dell’immagine»

Era stata oggetto anche di un post del presidente della Liguria Giovanni Toti

14/09/2020 di Redazione

La notizia è resa ancora più potente dall’immagine che è stata condivisa sui social network, con un vero tam tam e che è arrivata alle più alte sfere della regione Liguria, con il presidente Giovanni Toti che non ha esitato a proporla ai suoi followers. Bambini in ginocchio in una classe della scuola elementare Maria Mazzini nel quartiere Castelletto di Genova, il simbolo dei ritardi nella consegna dei banchi monoposto. O meglio, è il messaggio che alcuni genitori e alcuni politici hanno voluto far passare.

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Bambini in ginocchio a Genova, la foto solleva le polemiche

La stessa immagine è stata postata in serata anche dalla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. 

In un giorno fondamentale come quello della riapertura delle scuole, c’è stata volontà di creare tensione attraverso le polemiche politiche. Che non sono state gradite nemmeno dal preside dell’Istituto Comprensivo, Renzo Ronconi.

Bambini in ginocchio a Genova, il post di Toti e le spiegazioni del preside

Quest’ultimo ha spiegato la dinamica della foto e l’interpretazione da dare a quanto accaduto nella sua scuola: «È stata una leggerezza della maestra – ha detto il preside – che voleva documentare il lavoro fatto in classe nonostante le difficoltà e ha poi inviato l’immagine ai genitori degli alunni. Usare dei bambini per i propri scopi è vergognoso».

Indubbiamente, un ritardo nella consegna e nella predisposizione dei banchi c’è stato. Ma il preside conta di poter risolvere il problema già nelle prossime ore. La riflessione che si può fare è che, in mancanza di supporti dove poter sistemare i bambini in un primo giorno di scuola che sarebbe dovuto essere di festa e non l’occasione di sfoderare polemiche a ciclo continuo, si sarebbe potuto evitare di far svolgere attività di scrittura o di disegno. Vedere i bambini in ginocchio non fa bene e, forse, non era nemmeno necessario.

«È vero che ci mancano diversi banchi – ha detto il preside -, sia quelli acquistati da noi, sia quelli che avrebbe dovuto inviare il ministero. Ma contiamo sul fatto che da domani potranno consegnarli». Intanto, la polemica politica è partita: l’attacco all’Azzolina da parte di Toti è stato frontale, così come i commenti che hanno fatto seguito al tweet del presidente della regione. Come al solito, a farne le spese a tutto campo sono bambini ignari degli scopi per i quali quella foto è stata scattata e diffusa.

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