I corrieri che consegnano per Amazon annunciano sciopero per il Black Friday

Il rischio è quello di paralizzare, almeno per quanto riguarda le vendite online, il sistema di logistica della piattaforma di e-commerce

14/11/2021 di Gianmichele Laino

Potranno esserci problemi il 26 novembre per uno sciopero nel giorno del Black Friday che va a colpire il settore della logistica. Non è la prima volta che si annunciano delle iniziative clamorose a ridosso della giornata che Amazon ha contribuito a rendere celebre in tutto il mondo. Tuttavia, in Italia, questa del 2021 sembra un’azione organizzata e pianificata, dal momento che coinvolge dei settori che – a differenza della filiera interna di Amazon – sono sindacalizzati. Infatti, lo sciopero non sarà interno al colosso americano, ma riguarderà quei lavoratori della logistica che effettuano consegne per conto di Amazon.

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Sciopero Black Friday, chi sono gli operatori coinvolti

Quanto è vasta la possibile protesta che coinvolgerà marginalmente Amazon il 26 novembre? Innanzitutto, il segretario della Filt Cgil Michele De Rose ha annunciato che parteciperanno «aziende associate ad Assoespressi che effettuano consegne per conto di Amazon». In modo particolare, Assoespressi rappresenta le imprese specializzate nell’attività di distribuzione dell’ultimo miglio per il commercio elettronico, al momento rappresenta più di 80 aziende del settore. Di questi associati, ovviamente, non tutti lavorano anche per Amazon.

Le motivazioni dello sciopero che può colpire Amazon

Alla base dello sciopero annunciato per il 26 novembre, il sindacato richiede una revisione dei carichi di lavoro che – soprattutto dal lockdown in poi – stanno assumendo ritmi elevatissimi. I driver vorrebbero un orario di lavoro settimanale ridotto e una maggiore sicurezza sulla continuità lavorativa, figlia – anche in questo settore – delle logiche ormai tradizionali del precariato in Italia. Altro obiettivo della protesta sindacale è quello di una riduzione delle responsabilità dei driver nel caso di danni alla consegna e di un aumento, al contrario, dell’indennità di trasferta, oltre all’introduzione di un premio per i risultati raggiunti.

Il giorno del Black Friday, tradizionalmente, rappresenta un momento in cui inizia ufficialmente lo shopping natalizio. L’occasione di scontistiche importanti permette a diversi clienti di utilizzare i servizi di e-commerce di Amazon, con un conseguente aumento dei volumi di consegna. Per dare un’idea, secondo alcuni dati, lo scorso anno – nel corso del Black Friday – in Italia si è registrato un aumento delle ricerche online su siti di e-commerce pari al 25%. Del resto, per capire anche il valore dello sciopero dei corrieri associati ad Amazon proprio il 26 novembre, occorre contestualizzare che, da diversi anni ormai, il Black Friday non è soltanto l’iniziativa di un giorno singolo, ma anche dei giorni precedenti (con durata settimanale): dunque, molte consegne potrebbero essere previste per il 26 novembre.

La risposta di Amazon allo sciopero del 26 novembre

Lo sciopero di parte della logistica italiana che lavora per Amazon non avrà impatto, in ogni caso, sulle prenotazioni online sulla piattaforma di e-commerce. L’iniziativa, in ogni caso, non è stata sottovalutata da Amazon, che ha risposto con una nota: «Garantire un’esperienza positiva ai corrieri rappresenta una priorità: lavoriamo a stretto contatto con i fornitori di servizi di consegna per definire insieme degli obiettivi realistici che non mettano pressione su di loro o sui loro dipendenti». Inoltre, Amazon si augura che possa esserci uno spazio di trattativa con risoluzione positiva prima dello sciopero annunciato per il 26 novembre. Poi, snocciola alcuni dati: «I corrieri – dice Amazon – sono assunti da fornitori di servizi di consegne al livello G1 del Ccnl Trasporti e Logistica con un salario d’ingresso pari a 1.658 euro lordi al mese per i dipendenti a tempo pieno, e oltre a 300 euro netti mensili come indennità giornaliera». Amazon offre suggerimenti anche relativi alle rotte per ottimizzare il trasporto, suggerimenti che ai rider è raccomandato seguire per evitare trasferte più lunghe. E ricorda: «Amazon richiede che tutti i fornitori di servizi di consegne operino nel rispetto delle normative vigenti e del Codice di Condotta dei Fornitori Amazon, attento a garantire che gli autisti abbiano compensi e orari di lavoro adeguati, ed effettuiamo controlli su ogni segnalazione di non conformità anche per quanto riguarda gli aspetti retributivi, contributivi e la regolarità delle pratiche occupazionali».

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