A Salvini non è affatto piaciuta la messinscena della scarpa di Ciocca a Strasburgo

Da un lato, scappa il sorriso per il gesto ingenuo e anche fuoriluogo di Angelo Ciocca, l’eurodeputato della Lega che è riuscito a ritagliarsi il suo quarto d’ora di celebrità imbrattando con l’impronta della sua scarpa «Made in Italy» la relazione di Pierre Moscovici, commissario europeo, sulla manovra economica italiana, subito dopo la sua bocciatura. Dall’altro fa agitare le acque, sia ai piani alti delle istituzioni europee sia a quelli del Carroccio.

Matteo Salvini disturbato dalla scarpa di Angelo Ciocca

Pierre Moscovici ha detto che in un primo momento si è limitato a sorridere. Poi, ha affermato che ci ha riflettuto meglio e ha concluso che il gesto di Angelo Ciocca e della sua scarpa ci mette in guardia dal fascismo.

 

 

Ma la cosa non è passata inosservata neanche in via Bellerio, dove hanno sede i vertici della Lega. A Matteo Salvini e alle persone a lui più vicine, il gesto di Angelo Ciocca non è piaciuto. Anzi, secondo quanto riporta Lorenzo Cremonesi sul Corriere della Sera, la cosa ha creato un certo disturbo in chi, in questo momento, è impegnato sì nella sua battaglia contro l’Unione Europea, cercando però un certo equilibrio nei gesti e nelle parole.

Matteo Salvini, impegnato in un tour in Romania, si sta presentando sempre di più come l’alternativa alla guida della Commissione Europea del post Jean-Claude Juncker e sta valutando una sua possibile candidatura. Mostrarsi come il leader di un gruppo di persone che utilizzano gesti plateali per protestare non giova certo alla sua immagine e all’eventuale nuovo ruolo. La scarpa potrebbe essergli indigesta.

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