Velocità e zero complicazioni: i pagamenti digitali del futuro secondo Scalapay

La nostra intervista ad Andrea Sorace, Board Member della Fintech italiana

01/12/2023 di Enzo Boldi

Nel corso della scorsa settimana, chi visita i canali social di Giornalettismo avrà notato tre sondaggi nelle stories. Abbiamo chiesto ai nostri lettori di rispondere a tre differenti sondaggi legati da un filo comune: i pagamenti. Abbiamo chiesto quale tipologia di pagamento digitale utilizzano quando effettuano un acquisto online, quale strumento usano per pagare nei negozi “fisici” e, infine, qual è il metodo di sicurezza preferito dagli italiani per operare online in sicurezza. I risultati di queste rilevazioni sono stati commentati da alcuni dei grandi protagonisti del Salone dei Pagamenti 2023 organizzato da ABI. Tra di loro, c’è anche Scalapay.

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Parliamo di una Fintech italiana fondata a Milano nel 2019 e tra i suoi servizi più apprezzati dal pubblico italiano c’è quello di offrire la possibilità di dilazionare un pagamento in una moltitudine di negozi. Anche fisici, non solamente online. Per fare un esempio: recandoci in un negozio di abbigliamento (convenzionato con Scalapay), possono acquistare un maglione da 100 euro e pagare in cassa utilizzando l’app dell’azienda. Quei 100 euro saranno pagati in tre rate. Dunque, si tratta di uno strumento di pagamento digitale innovativo.

Scalapay commenta i sondaggi sui pagamenti digitali

Vista la natura di questa fintech italiana, abbiamo commentato insieme ad Andrea Sorace (membro del board di Scalapay) i risultati dei nostri sondaggi. In primis, quello che mette le carte di credito (o debito, o prepagate) in vetta alle preferenze dei nostri lettori: «Dal nostro punto di vista, questo risultato non ci stupisce. Soprattutto per una fascia di utenti di età più elevata, è un’indicazione in linea con ciò che vediamo noi. Quello che operatori come Scalapay stanno provando a fare, è innovare nel settore dei pagamenti spostando sempre di più l’accento sulla digitalizzazione». Stesso discorso vale per i negozi fisici: «Questa abitudine è molto cristallizzata, soprattutto in Italia. Strumenti di pagamento innovativi come Scalapay, cercando di migliorare l’esperienza di acquisto online».

Tra le domande che abbiamo posto ai nostri lettori, ce n’era una che riguardava lo strumento più utilizzato e maggiormente apprezzato per navigare e operare (soprattutto per quel che riguarda le transazioni e i pagamenti) all’interno dell’ecosistema digitale. Da lì è merso un dato che, a oggi, pare piuttosto contato. In tanti preferiscono l’autenticazione a due fattori: «È un metodo che può mettere in sicurezza il consumatore da possibili frodi. Ci sono, chiaramente, altri metodi che potrebbero essere utilizzati, ma credo che l’autenticazione a due fattori – soprattutto nel nostro Paese – abbia funzionato molto bene». La sicurezza, dunque, è un faro da seguire. Ma il futuro cosa ci racconterà?«Il cliente oggi vuole completare un acquisto nel minor tempo possibile e avere meno frizioni possibili».

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