Perché la Scala dei Turchi è sotto sequestro

La Scala dei Turchi, celebre tratto di costa siciliana nell’agrigentino, è stato posto sotto sequestro dalla Procura di Agrigento. La ragione? Una persona, tale Ferdinando Sciabarrà, è stata iscritta nel registro degli indagati perché reclama la proprietà del sito candidato a Patrimonio dell’Unesco. L’uomo risulta effettivamente proprietario, parlando a livello catastale, di una grande parte dell’area in questione. Oltre a questo è stato segnalato che il luogo di gran valore culturale, storico e naturalistico sta accusando la negligenza nella sua gestione.

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L’assurda rivendicazione di proprietà dell’uomo

La parete di marna bianca nel comune di Realmonte che rende così celebre la costa siciliana in provincia di Agrigento sarebbe proprietà di una persona sola. Questa l’assurda rivendicazione dell’uomo che, effettivamente, risulta proprietario di una vasta porzione dell’area. Nel registro dell’indagine in corso – relativa principalmente all’inosservanza delle norme volte alla tutela dei beni artistici, culturali e ambientali – compare anche il nome di  Ferdinando Sciabarrà per il reato di occupazione di demanio pubblico. Questa curiosa storia ha permesso di accendere i riflettori sulla situazione di gestione e preservazione della Scala dei Turchi. Sul caso la Procura ha scritto: «Va detto che il sito viene rivendicato come di proprietà dell’indagato che ne detiene il possesso di fatto. L’indagato, da parte sua, senza avere mai effettuato alcuna opera a protezione del sito, sia dal punto di vista della tutela paesaggistica che della messa in sicurezza, ha avanzato pretese di carattere economico sullo sfruttamento del sito e ha preteso di effettuare opere di recinzione dello stesso, così innescando un contenzioso con il Comune di Realmonte che ha contestato all’indagato la proprietà del bene».

Intanto la Scala dei Turchi sta cedendo

Reclamare la proprietà di un luogo come la Scala dei Turchi pare assurdo, ma sicuramente grazie a questo fatto si può parlare apertamente dello stato della Scala dei Turchi. Già nei mesi scorsi l’associazione Mareamico di Agrigento ha denunciato l’«eccessiva cementificazione tutto intorno» causa di una modificazione del «normale deflusso delle acque meteoriche». Il luogo, che ogni anno viene visitato da centinaia di migliaia di persone, verrà presto chiuso al pubblico dalla Capitaneria di Porto con appositi sigilli. Dlll’indagine a carico di ignoti della Procura di Agrigento sono emersi una serie di problemi legati alla gestione non corretta della Scala dei Turchi che ha portato al cedimento di parte del costone di marna bianca. La Procura ha scritto: «A fronte di un sito di immenso valore storico, paesaggistico e geologico, si deve purtroppo registrare una carente tutela dello sito stesso, verosimilmente attribuibile all’ambiguo status giuridico dello stesso».

(Immagine copertina da Pixabay)

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