Saviano risponde a Salvini: «Buffone, ministro della Malavita» | VIDEO

«E secondo te, Salvini, io sono felice di vivere così da 11 anni, minacciato dalla camorra e dai narcos messicani? Buffone!». Sono queste le parole con cui Roberto Saviano risponde a Matteo Salvini, dopo che il ministro dell’Interno aveva affermato di voler rivedere l’opportunità della sua scorta, per far capire «agli italiani come vengono spesi i loro soldi».

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Saviano risponde a Salvini, il video

Salviano risponde a Salvini: ‘Ministro della Malavita e buffone’

L’attacco di Saviano – che ha pubblicato un video di tre minuti sui social network – è frontale, senza esclusione di colpi: «Ho la scorta da quando ho 26 anni. Ma pensi di minacciarmi e intimidirmi? Ho più paura a vivere così che a morire così. Salvini ha come nemici gli immigrati e le persone del sud Italia, ha come nemici i Rom, io sono felice di essere tra i suoi nemici».

Poi, arrivano le parole che fanno più male: «Salvini, citando Gaetano Salvemini, può essere definito ministro della malavita. Il leader della Lega è stato eletto in Calabria: in prima fila ai suoi comizi c’erano uomini della famiglia Pesce, storicamente legata alla criminalità organizzata a Rosarno, affiliati alla famiglia Bellocco. Da codardo non ha detto niente contro la ‘Ndrangheta: non si ricorda dei legami tra la Lega Nord e ‘Ndrangheta».

Saviano risponde a Salvini: ‘Non ho voglia di diventare martire’

Saviano ritorna anche sulla frase di Salvini «i cittadini italiani devono sapere dove vanno a finire i loro soldi». E cita la vicenda dei rimborsi elettorali: «Ci dica dove sono andati a finire i 50 milioni di rimborsi elettorali della Lega, truffa al popolo italiano. Restituisca i soldi che ha preso e dopo il ministro parli dei soldi che devono essere restituiti agli italiani».

La chiusura del video, infine, è dedicata ai tanti followers di Saviano che, nelle ultime ore, gli hanno manifestato solidarietà: «Non ho nessuna intenzione di diventare vittima sacrificale – dice -. Voglio provare a essere felice, non ho alcuna voglia di morire. Oggi bisogna dialogare, ma non con Salvini: bisogna dialogare con chi l’ha votato e con chi non si rende conto che la situazione è grave e finale».

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