Le Sardine travolgono Firenze e Salvini trova, di nuovo, il modo di evitarle e rimandare

Le occasioni per un incontro ufficiale tra Matteo Salvini e le Sardine non mancano. Il movimento spontaneo nato dai 4 giovani di Bologna, segue le tappe del leader leghista piazza per piazza. L’ex ministro aveva detto di essere pronto ad incontrarle, ma anche sabato sera a Firenze ha rimandato.

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«La vita è troppo bella e breve per passare il tempo ad arrabbiarsi, per cui viva sardine, sgombri e pesci palla» dice Matteo Salvini parlando del movimento a politico che continua a seguirlo. Non è la prima volta che il leader del Carroccio usa parole positive, così come non è la prima volta che garantisce che «prima o poi» le incontrerà. Sabato sarebbe stata l’occasione perfetta: Matteo Salvini era in Toscana per un tour che lo ha portato all’Isola d’Elba, poi nel carcere Don Bosco di Pisa e poi al Tuscany Hall, per la cena con 1200 leghisti che apre la campagna elettorale per le Regionali di giugno. Salvini e 300 Sardine si sono incrociati alla prima tappa, dove l’ex ministro non è stato ben accolto, ma l’incontro finisce lì. «Viva la piazza, ma io preferisco incontrare tanti fiorentini e tanti toscani che vogliono elaborare una proposta per il cambiamento piuttosto che chi va in piazza per protesta» è la solita scusa del leader leghista parlando con il Corriere della Sera, che così rimanda ancora una volta.

Le Sardine a Firenze battono ogni record: «Siamo 40mila»

Salvini non potrà rimandare ancora troppo l’incontro con le Sardine: la manifestazione di Firenze ha battuto ogni record, portando in piazza 40mila persone. Un’onda che ha riempito non solo Piazza della Repubblica ma anche le vie laterali. Migliaia di persone senza bandiera politica – una persona che aveva osato alzare la bandiera con falce e martello è stata fischiata e allontanata- con un solo striscione lungo 9 metri: «La Toscana non si lega». Entusiasta Mattia Santori, uno dei volti di riferimento delle sardine italiane. « Non è un caso che tutto sia partito da Bologna – ha dichiarato durante il suo intervento- e non è un caso che la manifestazione più numerosa sia in Toscana: se lo vogliamo la politica tornerà a essere una cosa seria. Siate orgogliosi di aver preso parte ad un’azione rivoluzionaria, aver fatto politica senza bisogno di insultare nessuno. Da domani anche voi potrete raccontare di quella volta che un branco di Sardine ha sconfitto il pirata del populismo». Il leader delle sardine ha riconosciuto il record dei toscani, che hanno organizzato il flash mob più grande di tutti. «Di fronte al pensiero unico e ai sovranisti non siamo più soli: questa e tante altre piazze ne sono la dimostrazione – ha aggiunto il creatore delle Sardine – Vogliamo mettere una bella linea tra noi e loro: nelle nostre piazze c’è gratuita e solidarietà; nelle loro c’è rancore, odio, simboli fascisti e saluti romani». E sull’apertura ad un incontro, seppur solo a parole, di Salvini e Meloni, Santori risponde che ai «due capi sovranisti» sono riusciti a togliere «il consenso con le nostre piazze». «E ora i loro sindaci, e non solo loro, ci vengono a cercare, ci chiedono di diventare amici – ha aggiunto- Ma noi ci ricordiamo che sono stati loro a riempire le piazze reali e virtuali della politica di odio. Chi è in piazza con le sardine sa che anche in questo modo si batte il pirata dei pescecani. È inutile che Salvini metta in giro i suoi gattini, tanto noi sardine siamo di più». 

(Credits immagine di copertina: sx matteo Salvini ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI; dx Piazza della Repubblica Twitter Dario Nardella@DarioNardella)

 

 

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