Sparisce dalle liste la candidata del M5S che aveva parlato di «vaccini come genocidio»

Il caso era esploso ieri dopo un articolo de La Stampa. Sara Cunial, candidata del Movimento 5 Stelle, capolista nel listino del collegio di Vicenza per le prossime elezioni politiche del 4 marzo, è stata allontanata dalla competizione elettorale. Il motivo sta in quel suo post – datato 6 gennaio 2018 (qualche giorno prima che iniziassero le parlamentarie del Movimento) – in cui paragonava i vaccini al genocidio.

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SARA CUNIAL, IL POST INCRIMINATO

«Ricorda molto la politica di alcuni anni fa che prevedeva l’eutanasia di massa che doveva portare ad una rigenerazione genetica. In primo luogo doveva investire neonati e bambini malformati e
portatori di gravi handicap fisici e mentali, successivamente gli adulti – era scritto nel post di Sara Cunial -. I reali contorni dell’operazione furono mantenuti strettamente riservati e segreti con la complicità di medici e personale sanitario le case di cura vennero riadattate con impianti per inalazioni di gas tossici e forni crematori per smaltire cadaveri ed impedire eventuali ricerche sulle cause della morte da parte delle famiglie dei malati. Anche allora il servizio fu reso completamente gratuito».

SARA CUNIAL, LA GAFFE EMERSA NELLA GIORNATA DELLA MEMORIA

La sua posizione no-vax evidentemente non è piaciuta ai vertici del Movimento. Così come non è passato lo scivolone segnalato proprio il 27 gennaio, nella Giornata della Memoria, per non dimenticare l’olocausto degli ebrei. Per questo motivo, la 37enne imprenditrice agricola non figura più nelle liste del Movimento 5 Stelle per le prossime elezioni politiche.

Alcuni attivisti veneti hanno commentato così la notizia – secondo quanto riportato dal quotidiano La Stampa -: «Meritava quel posto perché era preparata. Aveva anche provveduto a cambiare il messaggio, quando ormai era troppo tardi: un errore che non le è stato perdonato». Ora, a prendere il posto di Sara Cunial sarà la supplente del collegio Elisa Pilati, insegnante di Montecchio Maggiore, attivista No Pfas.

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