Sanzioni Iran, Trump sbaglia ayatollah: «Khomeini non sarà risparmiato». Ma è morto 30 anni fa

«I patrimoni dell’ayatollah Khomeini e del suo staff non saranno risparmiati da queste sanzioni». Lo ha assicurato Donald Trump annunciando urbi et orbi di aver firmato l’ordine esecutivo che impone nuove sanzioni contro l’Iran. Peccato che Ruhollah Khomeini sia morto nel 1989. Da ben 30 anni dunque. L’errore è presto spiegato. Trump ha confuso l’attuale ayatollah Ali Khamenei con il padre della rivoluzione islamica del 1979, Khomeini appunto.

L’ironia dei social per l’errore di Trump su sanzioni Iran

Il grossolano abbaglio è stato subito notato, soprattutto sui social dove è presto scattata l’ironia di molti utenti. «Trump non sa che l’ayatollah Khomeini è morto e che l’ayatollah Khamenei è il nuovo leader dell’Iran», ha twittato tra i primi Sara Masoumi, corrispondente diplomatica del quotidiano riformista Etemad. «La guida suprema attuale si chiama ayatollah Khamenei», twitta un altro utente. E ancora: «Trump sta davvero aspettando che lo chiami?».

Rohani commenta le sanzioni Iran: «La Casa Bianca è afflitta da ritardo mentale»

Al di là dell’errore del presidente americano ad ogni modo, la tensione tra Iran e Usa sembra in crescere di giorno in giorno. L’annuncio delle sanzioni in arrivo è stato presto commentato dal presidente iraniano Hassan Rohani (considerato un moderato) che ha attaccato Trump e il suo enturage in diretta Tv sostenendo che «La Casa Bianca è afflitta da ritardo mentale». Le sanzioni prendono di mira il leader supremo iraniano Khamenei e il suo staff, negando loro l’accesso a risorse finanziarie. Allo stesso tempo minacciano chiunque decida di dargli assistenza (quindi potenziali alleati europei e di altri Paesi). Dal canto suo Trump si è detto impaziente di rimuovere tutte le sanzioni contro l’Iran salvo aggiungere poco tempo dopo in un’intervista di non aver bisogno dell’approvazione del Congresso per un eventuale attacco.

Le sanzioni fanno riferimento ai recenti attacchi lanciati dall’Iran

Nel testo, come era facile aspettarsi, si ricordano i recenti attacchi lanciati dall’Iran, incluso quello contro il drone e le petroliere nello stretto di Hormuz. Anche se Trump assicura che le sanzioni sarebbero arrivate comunque

 

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