La lezione della Finlandia: Marin, 34 anni, è la premier più giovane

Sanna Marin ha 34 anni. Non che si affacci per la prima volta alla politica. Nonostante la sua giovane età – ma forse 34 anni sono pochi soltanto per noi italiani? -, è entrata in parlamento già nel 2015 ed è stata nominata successivamente ministro dei Trasporti. Insomma, non una personalità priva di esperienza (in Italia, perdonate il paragone, abbiamo avuto diversi casi in tempi recenti), ma una giovane che ha avuto un cursus honorum di tutto rispetto prima di essere scelta, all’interno del partito di maggioranza relativa, come successore del dimissionario Antti Rinne, sfiduciato sui temi economici.

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Sanna Marin, nuovo premier finlandese a 34 anni

Il partito Socialdemocratico finlandese, dunque, ha scelto di affidare a Sanna Marin l’incarico di rimettere insieme la coalizione con la sinistra, con i verdi e con i centristi che, in questi ultimi anni, ha governato in Finlandia. Una coalizione che ha come pilastro imprescindibile – e tratto comune – proprio la presenza di giovani donne alla testa dei partiti che la rappresentano: Li Andersson, 32 anni, è la leader della sinistra radicale, mentre Katri Kulmuni, 34 anni, è il numero uno del Centro.

Una sfida non semplice, quella di Sanna Marin. La Finlandia è uno dei Paesi dell’Unione Europea che sta attraversando un periodo di assestamento. Per questo motivo la crisi di governo, è affiorata in seguito alla gestione del servizio statale delle poste finlandesi. Il premier uscente Antti Rinne, infatti, non ha saputo fronteggiare uno sciopero dei lavoratori che è durato per ben due settimane a novembre. Una macchia indelebile che, in un Paese moderno come la Finlandia, ha portato il partito di centro a ritirare l’appoggio alla coalizione che era al governo dall’aprile del 2019.

Come si è arrivati alla scelta di Sanna Marin e cosa succede in Finlandia

La Finlandia è anche lo Stato che detiene la presidenza di turno dell’Unione Europea e, per questo motivo, ha ritenuto maggiormente responsabile non procedere con nuove elezioni, ma attuare semplicemente un rimpasto di governo che, adesso, sarà guidato da Sanna Marin. Si tratta di un aspetto che punterà anche a scongiurare l’avanzata dei sovranismi: alle ultime elezioni, infatti, si era registrata un ottimo successo di Jussi Halla-aho del partito Veri Finlandesi. Per un soffio, non aveva ottenuto la maggioranza relativa, rimasta – per qualche decimo di punto – proprio nelle mani dei socialdemocratici. L’alleanza continuerà e avrà un nuovo volto. La Finlandia ha risposto all’avanzata dei sovranisti con una vera e propria novità: dovremmo imparare la lezione.

(Credit Image: © Zhang Cheng/Xinhua via ZUMA Wire)

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