Sandro Gozi non è più consigliere del primo ministro francese: «Vili attacchi per minare il mio impegno»

Sandro Gozi, ex sottosegretario agli Affari europei dei governi Renzi e Gentiloni, si è dimesso dalla sua carica di consigliere del primo ministro francese, Edouard Philippe dopo le rivelazioni fatte da Le Monde e del Times of Malta in merito a dei contratti di consulenza stipulati con il primo ministro maltese Joseph Muscat.

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«Da lunedì scorso, sono nuovamente oggetto di rivelazioni di stampa che hanno come unico intento quello di minare il mio impegno e le mie nuove attività professionali» si legge in una nota diffusa di Sandro Gozi in cui spiega che è questa la ragione per cui ha preso la decisione «di dimettermi a partire da oggi dalla mia funzione di incaricato di missione presso il primo ministro della Francia per evitare qualsiasi strumentalizzazione politica, vista anche l’attuale situazione europea». Le rivelazioni di stampa sono quelle fatte da Le Monde e dal Times of Malta che hanno pubblicato informazioni relative ad un contratto di consulenza stipulato da Gozi con il primo ministro de La Valetta Joseph Muscat. Contratto che Gozi ha spiegato di aver «svolto legalmente» all’interno di «una missione consultiva come consulente tecnico esterno delle autorità maltesi, che ha avuto luogo a posteriori rispetto alla mia funzione ministeriale in Italia ed è stata interrotta su mia richiesta a seguito della convalida del risultato delle elezioni europee in Francia, il 28 maggio come confermato oggi stesso dall’amministrazione Maltese».

«Deploro fortemente di essere l’obiettivo ricorrente di numerosi attacchi da quando ho deciso di compiere un altro passo nella realizzazione dell’ambizione transnazionale, – ha proseguito Gozi – battaglia che porto avanti da molti anni, candidandomi prima per la maggioranza presidenziale francese ed esercitando poi un ruolo professionale nella squadra del Primo Ministro». «Poiché non intendo vedere minata l’integrità della mia carriera e il mio impegno costantemente sfidato da vili attacchi senza essere in grado di difendermi completamente, ho scelto di dimettermi per riguadagnare la piena libertà di parola e rispondere alle strumentali accuse che mi vengono rivolte» continua Gozi nella nota in cui ringrazia il «Primo Ministro francese, il suo gabinetto e i membri del personale di Matignon».

(Credits immagine di copertina: ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI)

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