Samantha Luisa Duarte denuncia sui social: «Picchiata da ex calciatore della Fiorentina, mi ha lasciato in un lago di sangue»

Ha scritto “Voglio giustizia” su Facebook e poi ha postato un video per mostrare le sue attuali condizioni di salute Samantha Luisa Duarte, una ragazza di 20 anni di Firenze, che ha utilizzato i social network per muovere delle accuse a un ex calciatore della Fiorentina, Abdou Diakhate.

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Samantha Luisa Duarte e le accuse a Diakhate

«Sono di Firenze – ha detto – e giovedì sera alla Summer Suite sono stata aggredita da un ex giocatore della Fiorentina. Mi ha chiamata per parlare e io sono andata lì per parlare con lui. Mi ha tirato un cazzotto e mi ha rotto la mandibola, sono costretta a operarmi, sono costretta a mangiare pappine e a fare riabilitazione per un mese. Quando sono stata picchiata, sono stata lasciata in una pozza di sangue e non sono stata aiutata, i buttafuori hanno scortato lui alla macchina. Io sono stata lasciata sola, tranne da una mia amica che mi ha aiutato. Hanno fatto finta di niente: non funziona così. Non esiste che un uomo possa rompere le ossa di una donna e che, invece di essere soccorsa lei, è stato scortato lui alla macchina perché è un famoso calciatore. Non esiste».

Il calciatore in questione ha fatto la trafila delle giovanili alla Fiorentina, poi è passato al Parma (la ragazza, nel video, dice che ha giocato in serie B, ma in realtà Diakhatè ha fatto il suo debutto in serie A a maggio del 2019, prima di essere ceduto in prestito alla squadra belga del Lokeren, da dove è rientrato al termine della stagione (il campionato belga è stato sospeso ad aprile 2020, in seguito all’emergenza coronavirus).

L’aggressione è stata confermata dal titolare del locale che, tuttavia, ha negato di non aver prestato soccorso alla ragazza: «Siamo intervenuti appena ci siamo accorti dell’accaduto – ha detto Luca Sernesi – abbiamo anche chiamato il 118 poi abbiamo saputo che l’ambulanza era già stata avvertita dalle amiche della ragazza. L’aggressore è stato poi scortato non dal personale di sala ma dai suoi amici che lo hanno allontanato».

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