Salvini: «I Napoletani che mi hanno votato? O son tutti scemi o la storia è cambiata»

29/05/2019 di Enzo Boldi

Tutto passato. Tutto superato. Il nuovo amore tra il Sud Italia e la Lega (che era Nord fino a qualche anno fa) è stato sancito dalle ultime elezioni europee. La Lega, al Meridione, non è il primo partito, ma la sua ascesa è comunque impressionante. Non tanto per un successo meramente elettorale, ma pensando solamente ai cori, le battute e le politiche contro il Sud fatte proprio dal Carroccio che, fino a pochi anni fa, aveva come motto «Prima il Nord», condito da cori come «Senti che puzza, scappano anche i cani. Stanno arrivando i napoletani», cantati a Pontida anche da quello che poi è diventato il leader politico della Lega: Matteo Salvini.

Panta rei. Tutto scorre e tutto si dimentica. È bastata qualche apparizione a Napoli e dintorni (un paio nelle vesti di ministro dell’Interno, le altre per pura propaganda elettorale) per far dimenticare ai cittadini campani quel che ha rappresentato la Lega e le battaglie politiche – e volgari – che lo stesso Salvini faceva contro di loro e contro il Sud solo poco tempo fa. Ed è lo stesso segretario della Lega a spiegare come il vento sia cambiato ultimamente e sia nato un nuovo sentimento tra la Campania e la Lega.

Salvini voti Campania, per lui i cori sono una vecchia storia

«Il voto degli italiani e dei napoletani dice qualcosa – ha sottolineato Matteo Salvini in diretta radiofonica a Barba e Capelli, la trasmissione di Corrado Gabriele su Radio Crc -. Le polemiche sugli slogan degli anni scorsi non hanno senso. Se la Lega ha preso oltre il 20% dei voti in Campania qualcosa significa: o sono tutti scemi o la storia è cambiata. Non ci si conosceva». Strano a dirsi dato che la Lega non è una novellina al potere. In passato, infatti, ha preso parte ai governi Berlusconi, quindi le problematiche e le esigenze del Sud erano ben note anche quando si brindava in quel di Pontida con un boccale di birra in mano, scandendo quei vergognosi cori.

Da quel Pontida 2009 al 20% in Campania

Il passato è importante, perché è sulle sue basi che si fonda il futuro. E la corsa elettorale di Matteo Salvini a dare un’imbiancata ai vecchi cori, vecchie polemiche e vecchi insulti contro i napoletani arriva fuori tempo massimo. Per molti, non per tutti, dato che il risultato alle Europee mostra come ci sia stata una cancellazione del passato. I cittadini napoletani, però, dovrebbero far caso a un dettaglio: Salvini è un abile comunicatore, ma gli episodi di violenza e criminalità organizzata sono rimasti stabili. Nonostante le sue promesse di maggiore attenzione.

(foto di copertina: ANSA/CESARE ABBATE)

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