Matteo Salvini non piace agli Usa di Donald Trump per la sua eccessiva vicinanza a Putin

Matteo Salvini non piace agli Stati Uniti di Donald Trump. Lo scrive Federico Capurso sulla Stampa di oggi, raccontando come l’incontro con l’ambasciatore Usa Lewis Eisenberg sia in realtà andato male. Al di là delle visioni politiche su immigrazione o tasse, gli affari esteri, ciò che conta nelle relazioni tra due Paesi, hanno evidenziato una significativa distanza tra gli Usa e la Lega di Salvini.

Matteo Salvini non piace agli Usa di Donald Trump per la sua eccessiva vicinanza a Putin

«Tutto avviene nel segno della riservatezza, ma da quanto trapela, al di là delle caliginose prospettive di governo, al centro dell’interesse statunitense ci sarebbe stata la posizione leghista nei confronti della Nato. La risposta di Salvini avrebbe però soddisfatto Washington solo a metà, perché alla conferma di una posizione fermamente filoatlantica «come dimostrato dagli atti parlamentari dell’ultima legislatura», si sarebbe contrapposta la posizione nettamente contraria al dispiegamento di truppe Nato nelle repubbliche baltiche, ai confini con la Russia», scrive Federico Capurso.

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La Nato prosegue una politica di sempre più aperta contrapposizione alla Russia per contenere Mosca dopo l’invasione dell’Ucraina orientale, con l’occupazione, ormai tollerata dalla comunità internazionale anche se formalmente non riconosciuta, della Crimea. Il rafforzamento delle truppe ai confini della Russia è giudicato come strategico dai Paesi baltici, che temono di essere invasi dalla Russia, che ha un esercito con una superiorità schiacciante rispetto alla loro. Matteo Salvini però propone un’altra politica nei confronti della Russia, e nonostante Trump sia uno dei leader americani meno ostili a Putin, al momento gli Stati Uniti lo valutano con freddezza per la sua eccessiva freddezza con Mosca, come rimarca La Stampa.

Salvini
Il segretario generale della Lega, Matteo Salvini con il candidato alle primarie dei repubblicani Donald Trump al comizio di Trump a Filadelfia, 25 aprile 2016.
ANSA/ UGO CALTAGIRONE

Un problema in più per le aspirazioni da presidente del Consiglio del leader leghista, che si deve scontrare con la più che prevedibile ostilità di Germania e Francia. In Europa ogni governo è rispettato, ma né da Merkel né da Macron Matteo Salvini è guardato con particolari speranze. Il leader del centrodestra auspica di poter rafforzare un legame con i Paesi dell’Est Europa, e l’Austria, dove è al governo la destra estrema con cui è alleato in Europa. C’è però un problema: tolto Orban, nel gruppo di Visegrad le simpatie per Putin non esistono.

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