Per Salvini, gli ultrà che hanno inneggiato a Mussolini sono «14 idioti che vanno in giro a far casino»

24/04/2019 di Redazione

Si trova a Bergamo per una iniziativa di partito a sostegno del candidato sindaco leghista Giacomo Stucchi. Matteo Salvini ha voluto commentare la vicenda del gruppo degli ultras degli IRR della Lazio che, a pochi passi da Piazzale Loreto e alla vigilia della Festa della Liberazione del 25 aprile, ha mostrato degli striscioni inneggianti a Mussolini e ha intonato il coro «Presente!», dopo aver scandito il nome del fondatore del partito fascista.

Salvini commenta gli ultrà a Milano

Il ministro non è entrato nel merito dei contenuti della manifestazione: non ha commentato il contenuto dello striscione, né dei cori degli ultrà. Ma ha affermato: «Ringrazio le forze dell’ordine che hanno identificato 14 idioti che invece di andare a vedere una partita di pallone vanno in giro per Milano a far casino».

Ovviamente, sull’episodio in sé e per sé si è sorvolato, parlando genericamente di tolleranza zero nei confronti dei violenti. Poco importa che domani, 25 aprile, sia giorno di Festa nazionale per la Liberazione dal nazifascismo e che l’episodio di Milano possa essere in qualche modo direttamente collegabile alla ricorrenza. Tuttavia, Matteo Salvini ha deciso di non nominare il 25 aprile, né qualsiasi altro riferimento al fascismo.

La rievocazione del fascismo ha bisogno di una condanna più forte

Bisogna evidenziare la matrice di determinati episodi. Se si tratta l’apologia del fascismo come un qualsiasi crimine comune, come un semplice disordine, come un motivo di turbamento dell’ordine pubblico, significa che si vuole negare l’esistenza di un problema che, invece, nell’ultimo periodo, in Italia è sempre più attuale. Ci si aspetterebbe, da un ministro dell’Interno, una ferma condanna a questi episodi di fascismo di ritorno.

FOTO: ANSA/ANGELO CARCONI

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