La supercazzola di Salvini sui ritardi di Pfizer nella consegna dei vaccini
Alla fine è sempre colpa del governo
20/01/2021 di Enzo Boldi
Immaginiamoci un Matteo Salvini intento a comprare qualcosa sul tanto odiato (da lui) Amazon. Cerca, trova quel che gli serve, paga e fa partire l’ordine. Poi, però, quel prodotto non arriva mai a casa sua. In linea di logica, la colpa sarebbe del venditore (o di Amazon, o della società a cui è stato affidato il pacco da consegnare). Seguendo, però, il discorso fatto martedì sera dal leader della Lega a #CartaBianca (su Rai3), la colpa sarebbe di Salvini stesso. Questo è l’effetto della supercazzola del senatore del Carroccio per dare la colpa al governo sui ritardi di Pfizer nella consegna delle nuove dosi di vaccino.
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Sarà stata la stanchezza di una giornata passata in Senato ad attendere il momento del suo discorso (ha fatto la dichiarazione di voto in nome della Lega poco prima del voto), poi le interviste televisive. E, alla fine, tutto è colpa del governo. Di cosa stiamo parlando? Questa la polemica in collegamento con Bianca Berlinguer (a partire dal minuto 10′ e 38”).
Matteo Salvini e la supercazzola sui vaccini
«Se io imprenditore faccio un contratto, pago, e quello con cui faccio il contratto mi frega, e non mi dà un terzo di quello che mi deve, sono io che ho sbagliato». Insomma, se un imprenditore trova un accordo che viene, poi, disatteso dalla seconda parte, la colpa non è del venditore, ma di chi ha acquistato. Ovviamente questo è un discorso che fa acqua da tutte le parti, privo di ogni qualsivoglia logica stringente. Eppure, anche con arroganza (basti vedere il tono delle sue risposte al quadro fornito da Bianca Berlinguer che cercava di farlo ragionare), il leader della Lega ha deciso di optare per la supercazzola. Ovviamente come se fosse antani. E, ovviamente, con scappellamento rigorosamente a destra. Non a caso.
(foto di copertina: da #CartaBianca, Rai3)