Salvini smentito dalla Tunisia: «Nessun terrorista sul barcone diretto in Italia»
16/08/2018 di Gianmichele Laino
Non proprio una giornata memorabile per Matteo Salvini che deve incassare due smentite, nel giro di poche ore, ad altrettante sue esternazioni sull’immigrazione. Innanzitutto, quella più clamorosa. In un tweet di qualche giorno fa, il ministro dell’Interno aveva esultato perché la Tunisia aveva fermato nove estremisti islamici (scritto in maiuscolo nel suo tweet) che tentavano di imbarcarsi su un gommone per arrivare in Italia.
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Salvini smentito da Tunisia, cosa era successo
Ovviamente, il tweet era stato condito dalla solita polemica contro «quelli che dicono che i terroristi non arrivano sui barconi» ed era stato al centro anche di uno scontro con il quotidiano La Repubblica, accusato da Salvini di non aver dato notizia dell’arresto di queste persone.
Salvini smentito da Tunisia, le parole della Guardia Nazionale
Oggi, però, è arrivata la smentita delle autorità tunisine sulla versione fornita via social network da ministro dell’Interno. Come riportato anche da Valigia Blu, il portavoce della Guardia Nazionale tunisina, Houssem Eddine Jebabli, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla radio Mosaique. Secondo le indagini portate avanti dalle autorità tunisine «non c’erano progetti terroristici contro l’Italia in questo tentativo di migrazione illegale». Inoltre, in una nuova dichiarazione all’Agence France-Presse (AFP) ha aggiunto che gli arrestati «volevano fuggire dalla Tunisia alla ricerca della vita migliore, come altri migranti», Gli uomini tra i 28 e i 42 anni non erano per niente sospettati di avere legami con il terrorismo.
Insomma, una fake news in piena regola, così come quella raccontata proprio nel giorno del disastro del ponte Morandi a Genova. Il 14 agosto Matteo Salvini aveva detto che «in una giornata così terribile, era arrivata almeno una buona notizia», ovvero che nessuno dei migranti salvati dall’Aquarius sarebbe stato ricollocato in Italia, dopo lo sbarco a Malta. Il governo di La Valletta, tuttavia, ha affermato che 20 di queste persone saranno fatte partire per il nostro Paese che, a questo punto, dovrà ospitarle.