Quando Matteo Salvini era «schifato» dal padre della sua attuale fidanzata

Al cuor non si comanda, è vero, ma il più delle volte un pensiero lanciato sui social può rivelarsi un vero e proprio boomerang. E così, all’indomani della pubblicazione da parte del settimanale di gossip Chi – diretto da Alfonso Signorini – delle foto di Matteo Salvini in compagnia della sua nuova fidanzata, dopo la fine delle relazione con Elisa Isoardi, il web ritira fuori vecchi sfoghi e parole al vetriolo. La nuova ‘ragazza’ del ministro dell’Interno, infatti, è anche la figlia di Denis Verdini – ex senatore famoso per i suoi cambi si casacca alla ricerca di una sopravvivenza in Parlamento – e nel 2015 il leader della Lega non aveva espresso parole molto dolci nei suoi confronti.

«Fini, Alfano, Verdini. Mi fanno schifo i traditori», scriveva su Facebook Matteo Salvini il 2 ottobre 2015. Un giudizio ribadito non solo sul social di Zuckerberg, ma anche su Twitter. Insomma, non aveva una grande stima di Denis Verdini reo di aver abbandonato Silvio Berlusconi e il Centrodestra alla ricerca di una sopravvivenza, legandosi ad altri partiti e facendo accordi per garantire una larga maggioranza al governo del periodo.

Quando Matteo Salvini schifava Denis Verdini

La storia di Denis Verdini è nota, così come il suo passato fatto di cambi di casacca in corsa. Certo che poi la freccia di Cupido ha deciso di rendere questa situazione abbastanza grottesca con Matteo Salvini che si è ritrovato ad affrontare le giornate mano nelle mano proprio con la figlia di una persona che lui, per sua espressa dichiarazione, aveva detto di schifare.

 ‘Omnia vincit amor’

Ci aspettiamo che i pranzi domenicali in casa Salvini-Verdini non siano dei più distesi. Anche se, alla fine, anche per i politici ‘Omnia vincit amor’, l’amore vince su tutto. E non fa nulla se solamente tre anni e mezzo fa hai scelto razionalmente di insultare sui social quello che poi si sarebbe rivelato il padre della tua fidanzata.

(foto di copertina: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI + Andrea Ronchini/Pacific Press via ZUMA Wire)

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