Incontro con Orban, la piazza di Milano dimostra che Salvini non ha dalla sua parte «60 milioni di italiani»

Ha fatto il giro del web, nei giorni scorsi, la frase di Matteo Salvini sul consenso nei suoi confronti da parte di 60 milioni di italiani, praticamente la totalità della popolazione. Oggi, nel corso dell’incontro in prefettura a Milano Salvini-Orban, i fatti hanno dimostrato – semmai ce ne fosse stato bisogno – che non è così.

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Salvini-Orban, la manifestazione in piazza a Milano

Diverse migliaia di persone, semplici cittadini ma anche esponenti di partiti di sinistra e di movimenti civici, si sono radunate davanti all’edificio per gridare la propria contrarietà nei confronti di un incontro che non è passato inosservato, nonostante non gli siano state assegnate le stimmate dell’ufficialità.

Matteo Salvini, infatti, ha incontrato il premier ungherese Victor Orban non come ministro dell’Interno, ma come semplice esponente politico. Affine, dunque, alla svolta autoritaria della nazione magiara, con tanto di chiusura ai migranti e a qualsiasi discorso sull’accoglienza. Orban, infatti, viene considerato come uno dei politici più vicini a un’idea di estrema destra presenti in Europa. Lui stesso ha affermato che Salvini è il suo eroe e di aver scavalcato proprio a destra il vecchio amico Silvio Berlusconi.

In tanti, esponenti politici e non solo, hanno voluto manifestare la propria contrarietà al vertice tra i due rappresentanti delle istituzioni, pubblicando video e foto che testimoniano la portata della manifestazione spontanea, in un caldo pomeriggio milanese di fine agosto. Quando, cioè, la stagione politica vera e propria non è ancora arrivata.

Salvini-Orban, i tweet della manifestazione

Se le premesse sono queste, si annuncia un autunno caldissimo dal punto di vista politico. Con buona pace dei 60 milioni di italiani che sono d’accordo con Salvini. La piazza ha chiesto disponibilità all’accoglienza, sensibilità nel riconoscere il ruolo formativo della diversità, ha condannato il fatto di vedere il migrante come una persona da respingere e da chiudere a chiave fuori dalle porte del Paese a ogni costo.

Mentre dall’interno Matteo Salvini faceva sapere che l’incontro era stato molto positivo, che «la sinistra non può decidere chi devo incontrare» e mentre Orban chiedeva all’Italia di poter dimostrare che i migranti si possono fermare anche via mare, ecco che fuori dal palazzo un’altra Italia gridava tutta la sua voglia di superare questa svolta autoritaria.

[FOTO da account Twitter ufficiale di Possibile]

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