Salvini chiede a Conte l’istituzione di un fondo da 10 miliardi per gestire l’emergenza Coronavirus

25/02/2020 di Enzo Boldi

Una lunga lettera dopo una telefonata. Così Matteo Salvini è tornato a parlare con Giuseppe Conte. Il tema, ovviamente, è quello del Coronavirus. Il leader della Lega ha pubblicato sui social il testo della missiva inviata al presidente del Consiglio con le proposte del Carroccio. Si tratta di una serie di provvedimenti – da decidere insieme – per evitare un grave impatto economico derivato dall’emergenza. L’ex ministro critica la scelta di bloccare tasse e tributi solo per le cittadine nella cosiddetta zona rossa, ma propone la creazione di un fondo da 10 miliardi di euro.

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La telefonata serviva per riappacificare le tensioni evidenti diventate ancora più acuite negli ultimi giorni. Matteo Salvini spiega che la Lega è pronta a collaborare col governo per attuare diversi provvedimenti. Nella lettera pubblicata su Facebook si parla anche delle diverse proposte che il Carroccio vorrebbe fossero analizzate – e approvate – dall’Esecutivo.

Salvini scrive a Conte sul Coronavirus

«Caro Presidente, in allegato trasmetto alla Tua attenzione e a tutto il Governo per Tuo tramite una serie di richieste di interventi urgenti in campo socio-economico, da attuare per fronteggiare le ricadute negative sul ciclo produttivo del Paese con particolare riferimento alle zone maggiormente colpite dall’emergenza. Ti premetto che ritengo assolutamente prioritario che il governo italiano ottenga un incontro con la Presidente della Commissione Europea e con i Commissari con deleghe economiche per chiedere che tutti i provvedimenti adottati dal Parlamento per fronteggiare l’emergenza del Coronavirus siano esclusi dai vincoli di bilancio comunitario. Tale richiesta si rende necessaria per agevolare la costituzione di un fondo straordinario di almeno 10 miliardi di euro su cui computare tutti i provvedimenti necessari».

La lettera del leader della Lega e il fondo da 10 miliardi

«È importante, fin da ora, prevedere un periodo di FREE TAX ZONE per tutte le aree maggiormente interessate dalle ricadute economiche negative che non sono esclusivamente le zone rosse: tale provvedimento servirà per agevolare la ripresa economica al termine dell’emergenza. Ti segnalo che si rendono necessari e urgenti provvedimenti di ristoro economico a favore del sistema turistico nazionale e delle attività culturali (teatri, cinema, musei) fortemente compromessi dalle notizie allarmanti che circolano non solo a livello nazionale ma anche internazionale sul pericolo di contagio in Italia. È altresì necessario un impegno concreto per supportare la produzione agricola, pesantemente danneggiata in tutta la sua filiera. Ti faccio presente che le iniziative di sospensione degli adempimenti fiscali messe in campo dal Tuo governo esclusivamente per le “zone rosse” non sono assolutamente sufficienti: Ti chiedo di valutare un immediato provvedimento non di sospensione ma di esonero dal pagamento di tutti gli oneri previdenziali e dei tributi a carico delle attività produttive danneggiate dall’emergenza».

Le ricadute economiche dell’emergenza

«Da non dimenticare, inoltre, le ricadute sull’economia domestica delle famiglie e in particolare relativamente alla sospensione delle attività scolastiche. Faccio riferimento sia all’esigenza di aiutare i genitori che lavorano e sono costretti ad affidarsi a terze persone (con relativo esborso economico), sia alla necessità di garantire il completo ed efficace svolgimento del programma didattico. RingraziandoTi per l’attenzione, Ti assicuro fin d’ora il nostro pieno sostegno a tutte queste iniziative concrete se il Governo deciderà di attuarle. È importante non sottovalutare la portata delle ricadute economiche negative generate dall’emergenza, così come accaduto per le fasi iniziali del contagio, e agire tempestivamente per mettere in campo tutto quanto un importante Paese come l’Italia è in grado di fare per supportare le proprie imprese e i propri cittadini.Il mondo, caro Presidente, ci guarda: sono sicuro che l’Italia – se agiremo con coraggio e buonsenso – saprà rialzarsi più forte di prima.Buon lavoro».

 

(foto di copertina: da Facebook)

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