Matteo Salvini propone un governo per fare una legge elettorale incostituzionale
02/05/2018 di Andrea Mollica
Matteo Salvini ha proposto una legge elettorale incostituzionale, come condizione per fare un governo che favorisca nuove elezioni capaci di determinare un vincitore. Durante la conferenza stampa a Euroflora, la fiera floreale in corso di svolgimento a Genova, il leader della Lega ha aperto a un esecutivo che scriva un nuovo sistema elettorale di Camera dei Deputati e Senato della Repubblica, imperniato su un premio di maggioranza che garantisca alla lista o alla coalizione vincitrice la possibilità di governare.
Matteo Salvini propone un governo per fare una legge elettorale incostituzionale
«Se c’è un impegno di tutti a partire da questa legge elettorale ad aggiungere un premo di maggioranza per governare a chi prende un voto in più, io sono a disposizione. Altrimenti i governi di tutti per fare poco e niente non mi piacciano…Siamo disponibili non a inventarci una nuova legge elettorale – precisa il leader del Carroccio – perché tra due anni saremmo ancora qua a parlarne, ma a prendere l’attuale legge elettorale e a mettere un premio di maggioranza, alla lista o alla coalizione per me non fa differenza, che garantisca di governare a chi prende un voto in più. L’unica modifica possibile è prendere questa legge elettorale e aggiungere una riga in cui si dice che chi prende un voto in più ha la maggioranza garantita per governare, tutto il resto è aria fritta», ha dichiarato Matteo Salvini ai margini della sua visita a Euroflora.
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Il leader della Lega, probabilmente per ragioni di semplicità comunicativa, ha però proposto una legge elettorale incostituzionale. Nelle sentenze 1/2014 e 35/2017 la Corte costituzionale ha evidenziato come non si possano sacrificare i principi costituzionali di rappresentatività e uguaglianza del voto, citiamo, per garantire la governabilità attraverso la creazione di una maggioranza “artificiale”. Il legittimo perseguimento dell’obbiettivo della stabilità di Governo non può giustificare uno sproporzionato sacrificio dei principi costituzionali di rappresentatività e di uguaglianza del voto, trasformando artificialmente una lista che vanta un consenso limitato, ed in ipotesi anche esiguo, in maggioranza assoluta. come cesellato dai giudici della Consulta nella 35/2017.
Matteo Salvini dimentica come per la Consulta una legge elettorale senza soglia per il premio di maggioranza sia incostituzionale
Come stabilito nelle due sentenze che hanno sancito l’incostituzionalità delle disposizioni di Porcellum e Italicum un premio di maggioranza può essere fissato per garantire una maggioranza solo con l’indicazione di una soglia di voto minima oltre la quale possa scattare la sovrappresentazione dei seggi. Nella 35/2017 era stato giudicata ragionevole la soglia di sbarramento al 40%, che garantiva un premio di maggiorana del 54% alla prima lista che la sorpassava. Salvini però non ha proposto questo, oppure una soglia più bassa, bensì un premio di maggioranza che scatti per chi prende un voto in più, meccanismo già bocciato del Porcellum scritto dal suo collega di partito Calderoli.