Matteo Salvini indagato per gli insulti a Carola Rackete
05/09/2019 di Enzo Boldi
Nuova grana per il leader della Lega. Matteo Salvini indagato per gli insulti nei confronti della capitana di Sea Watch3 Carola Rackete. L’accusa è quella di diffamazione per i post social e alcune dichiarazioni pubbliche rilasciate dall’ex ministro dell’Interno dopo i fatti accaduti a Lampedusa. La procura di Roma ha provveduto, nei giorni scorsi, all’iscrizione nel registro degli indagati e ha inviato gli atti a Milano, dove Matteo Salvini ha la sua residenza, per competenza territoriale, come da prassi.
La denuncia era stata presentata nei mesi scorsi da Carola Rackete e dal suo legale, dopo che sulle bacheche social del leader della Lega era stato pubblicati post contro di lei che hanno dato il via a una vera e propria valanga di insulti (sessisti e non solo) conditi da fake news che si sono susseguite. Diverse narrazioni errate, infatti, sono state fatte sulla capitana di Sea Watch3 e sulla sua famiglia. E il Matteo Salvini indagato per diffamazione è il primo passo dopo le polemiche che hanno contraddistinto l’estate.
Salvini indagato per diffamazione
Nella querela presentata da Carola Rackete e dal suo legale – in cui, tra le altre cose, era stato chiesto anche il sequestro degli account Twitter e Facebook dell’ormai ex Capo del Viminale – erano stati allegati alcuni post pubblicati da Matteo Salvini dopo le polemiche seguite allo sbarco dei migranti nel porto di Lampedusa. Molte dichiarazioni social del leader della Lega divennero un nido per commenti volgari e violenti proprio nei confronti di Carola.
L’iscrizione risale a luglio
Secondo le prime notizie, la notifica dell’iscrizione nel registro degli indagati non è recente, ma risalirebbe addirittura allo scorso mese di luglio, qualche settimana dopo la querela da parte del legale di Carola Rackete. Ora gli atti sono stati trasferiti alla Procura di Milano, per competenza territoriale.
(foto ci copertina: ANSA/NICOLA FOSSELLA)