Di Maio dice a Salvini: «Buon ritorno ad Arcore, Dudù»

12/08/2019 di Enzo Boldi

Salvini torna a casa. Ad Arcore. Il leitmotiv della riunione del Movimento 5 Stelle alla Camera, prima dell’Assemblea dei Capigruppo al Senato prevista per oggi pomeriggio, è stato ovviamente il «tradimento» del leader della Lega. Le parole usate da Luigi Di Maio ai suoi non sono state le più dolci – come prevedibile – con tanto di paragoni sul suo ritorno alla corte di Silvio Berlusconi. L’esordio, infatti, è stato dedicato a un Salvini Dudù.

«Nemmeno 24 ore e Salvini è tornato da Berlusconi – ha detto Luigi Di Maio agli altri parlamentari del Movimento 5 Stelle, secondo quanto riportato dall’AdnKronos -. Noi abbiamo dato speranza a questo Paese un’opportunità alla Lega di poter cambiare. Salvini ha deciso di tornare all’ovile. Dudù è già tornato ad Arcore. Noi gli facciamo gli auguri, buon ritorno a casa e buon ritorno ad Arcore». Il paragone, dunque, è al famoso cane dell’ex Cavaliere e presidente di Forza Italia, diventato un’icona nel passato per via della sua esposizione mediatica.

Salvini Dudù, il paragone durante la riunione del M5S

Salvini Dudù e non solo. Oltre all’ironia dell’esordio, il clima all’interno della riunione pentastellata è molto acceso, con parole al vetriolo pronunciate nei confronti dell’ormai ex alleato di governo (anche se l’Esecutivo è ancora attivo). E il riferimento è sempre all’annunciata apertura della Lega a Forza Italia: «Berlusconi e Salvini stanno andando dal notaio per firmare un patto che assicura seggi a Berlusconi. Lo dico a Forza Italia: oggi Berlusconi vi mollerà. E Salvini svenderà Lega a Berlusconi come fece 20 anni fa».

Il traditore e l’Iva

Reminiscenze del passato per poi tornare al presente. Di Maio ha ribadito ai suoi che molti italiani considerano Salvini un traditore perché è venuto meno a un accordo sancito prima dell’inizio di questa legislatura. Il leader politico del Movimento 5 Stelle ha poi accusato la Lega di essere colpevole del rischio di aumento dell’Iva e che il futuro del Paese, ora, è nelle mani del Presidente Mattarella che deciderà il da farsi.

(foto di copertina: da profilo Facebook di Silvio Berlusconi + Profilo Twitter di Matteo Salvini)

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