Salvini dice che chi lo contesta è uno «sfigatello». Lui, nel ’99 lanciò uova contro D’Alema | VIDEO
La classica retorica senza senso del leader della Lega, questa volta a Ventimiglia
04/08/2020 di Enzo Boldi

Ogne contestatore è bell’a mamma soja. Perché da quando è entrato in politica (a livello nazionale) Matteo Salvini ha sempre fatto figli e figliastri. Chi lo plaude è un suo figlioccio, chi lo contesta è un figlio di papà. Insomma, il leader della Lega non è uno che somatizza i fischi e gli insulti (alcuni anche beceri e censurabili) che riceve durante i suoi comizi di piazza. Ed ecco che oggi arrivano le immagini di Salvini contestato a Ventimiglia. E la replica del senatore è sempre la stessa, dimenticando che quando aveva 19 anni (nel 1999) fu condannato a trenta giorni per aver lanciato un uovo (senza colpirlo) a Massimo D’Alema.
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Mentre regalava la sua mascherina usata a un suo fan, una piccola folla ha iniziato a contestarlo nel bel mezzo del suo comizio dal palco di Ventimiglia. Fischietti per zittire il suo discorso e parole grosse volate nei confronti del segretario del Carroccio. Allora è arrivata la replica, con i soliti cliché, da parte di Matteo Salvini, come mostra il video pubblicato da Il Fatto Quotidiano.
🔴Nuova, quotidiana contestazione a #Salvini, censurata dalle TV di regime. Qui #Ventimiglia.
🔵Che ridere sentire un ignorante che non ha mai lavorato in vita sua e campa da 30anni sulle spalle degli Italiani dare del “figlio di papà” a chi lo contesta 😂😂#SalviniPagliaccio pic.twitter.com/mIryFQjE0n
— Francesco|Bigliardo 🇮🇹 (@FBigliardo) August 4, 2020
Salvini contestato a Ventimiglia, la sua reazione
E giù di contro-insulti: «Sfigatelli e figli di papà che fanno i buoni con i soldi degli altri. Avete perso», ha ripetuto più volte un Salvini contestato a Ventimiglia. Insomma, chi lo plaude è buono e chi lo contesta ha la coscienza sporca. Ma Salvini di contestazioni se ne dovrebbe intendere, come quando nel 1999 partecipò a un comizio di Massimo D’Alema lanciandogli contro un uovo. Per quell’episodio fu condannato a 30 giorni (pena mai applicata vista la sua fedina penale pulita). Ma, utilizzando le stesse parole che oggi rivolge il leader della Lega a chi protesta contro di lui, anche Salvini era uno sfigatello e figlio di papaà?